L’alpino Teresio Olivelli sarà proclamato Beato. Ad un anno e mezzo dall’elezione a Venerabile, con il riconoscimento delle virtù eroiche, lo scorso 16 giugno Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare i decreti riguardanti il martirio di Teresio Olivelli, laico, ucciso in odio alla Fede il 17 gennaio 1945 nel lager tedesco di Hersbruck.
Ad annunciarlo ai fedeli è stato il vescovo di Vigevano Maurizio Gervasoni: “Ci prepareremo adeguatamente, con opportune iniziative spirituali e pastorali, oltre che organizzative, a vivere il rito solenne della proclamazione di colui che diventerà il primo Beato laico della diocesi di Vigevano. Nel momento in cui la Causa di beatificazione si sta concludendo, penso con gratitudine al mio predecessore mons. Mario Rossi che l’ha iniziata trent’anni orsono, ed esprimo la mia sincera riconoscenza a quanti per essa hanno lavorato con generosità e passione”.
Di Olivelli alpino ricordiamo che nel 1941 frequentò la Scuola allievi ufficiali a Lucca e l’anno successivo fece domanda per andare volontario sul fronte russo. Fu inquadrato nella 31ª batteria del gruppo Bergamo, 2º reggimento artiglieria e fu con i compagni della Tridentina che visse la ritirata, aiutando i feriti, confortando i più deboli e impauriti.
Dopo l’8 settembre 1943 fu incarcerato prima in Austria, poi a San Vittore e infine trasferito in Germania, a Hersbruck, dove venne ucciso da un aguzzino per aver difeso un compagno. Anche nelle atrocità non si tirò mai indietro, tentò di proteggere i prigionieri dalle punizioni, salvandoli spesso dalla morte. Per il suo esempio venne insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare.