La nostra Preghiera

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Sono un montagnino del glorioso gruppo Conegliano del 3º della Julia, ho passato le 85 primavere e recito la nostra splendida Preghiera quando un socio alpino “va avanti”. Dico recito perché non ho bisogno di leggerla dato che nelle preghiere che rivolgo a Dio durante la giornata inserisco sempre anche quella dell’alpino, che in questi ultimi tempi si è tanto parlato di sostituire parole con altre. 

A mio avviso non c’è proprio nulla da cambiare, è perfetta così com’è però a questo punto chiedo un piacere. Soltanto quando c’è un funerale di un alpino e si arriva alla fine della preghiera e si chiede alla madre di Dio di benedire i nostri gruppi e i nostri battaglioni perché non aggiungere anche il nome dell’alpino che è lì davanti a noi nella bara. Penso sarebbe contento. Io quando il Signore mi chiamerà sarò molto felice di ricevere oltre alla benedizione dell’officiante, anche quella senz’altro più importante della nostra Madre Celeste. Certo del giudizio di questa mia idea, che sarà come sempre ineccepibile e giusta, saluto cordialmente.

Guido Piccione, Bolgare (Bergamo)

L’idea è buona, caro Guido, ma credo un po’ impraticabile. Il rischio è quello che mettendo mano di qua e di là alla nostra Preghiera, si finisca per esporla a manipolazioni arbitrarie. E in fatto di creatività, tu mi insegni che non sempre i più fantasiosi sono anche i più saggi.