#alpiniadunata2016
C’è aria di Adunata nelle valli e nei paesi d’Italia: gli alpini di tutte le regioni fanno il conto alla rovescia e preparano zaini e scarponi. Quest’anno agli alpini di Piemonte e Liguria si prospetta un viaggio più breve del solito, e tra giovedì e sabato, saranno decine di migliaia a mettersi in viaggio alla volta di Asti.
Eppure, per chi avrà modo di passare dal colle di Nava già la sera di martedì 10 maggio, sarà possibile sentire riecheggiare di canti alpini la valle che ospita il Sacrario della Divisione Cuneense: in questo tranquillo valico al confine tra Liguria e Piemonte, nel cuore del territorio che fu terra di reclutamento per la Divisione Cuneense, si sono dati appuntamento un folto gruppo di penne nere di tutte le età, con un solo intento: ricordare ed onorare gli oltre 13mila Caduti e dispersi della “Divisione Martire”.
Da un’iniziativa dei Giovani Alpini del 1° Raggruppamento, in collaborazione con le Sezioni ANA di quell’angolo di Italia al confine con la Francia, dove mare, montagna e langa si incontrano, è partita l’idea di organizzare una marcia che collegasse il Sacrario che ospita le spoglie del generale Battisti, con l’Adunata Nazionale: tutto è nato in quelle calde giornate di luglio, quando migliaia di penne nere si riuniscono al Sacrario per il Raduno Nazionale che ricorda il sacrificio della Cuneense in Russia, e dall’incontro tra i Giovani Alpini e gli ultimi, preziosissimi Reduci, che non tanto con le parole, quanto più con i propri silenzi e le proprie lacrime hanno trasmesso il messaggio che è stato la base del progetto stesso della Marcia: “noi non dimentichiamo”.
I terribili eventi della Ritirata di Russia, apparentemente così lontani nel tempo, sono vivi nei cuori degli alpini di oggi, e ricordare, onorare e marciare sono attività che si adattano così splendidamente al carattere alpino.
“Tasi e tira”: 120 km, percorsi per lo più a piedi e saltuariamente con l’ausilio di mezzi di trasporto, dalla Liguria al cuore del Piemonte, 2 giorni di cammino non solo fisico, ma riflessivo, possiamo dire “spirituale”: tra le tante tappe che troveremo lungo il percorso, paesi che portano nomi tanto cari alla storiografia alpina: Nava e la Valle Arroscia, a un passo da Pieve di Teco, terra di quei “battaglioni anciua” dalla nappina rossa, che reclutavano in quelle aspre valli liguri che dalla Francia arrivano quasi in Toscana, poi Ormea e la Val Tanaro, patria del battaglione Ceva, con la sua nappina bianca, con il battaglione fratello, il Mondovì, dalla “bala verda”, che riempivano i propri ranghi con il fior fiore della gioventù delle Alpi marittime e delle Langhe.
La colonna transiterà poi per Alba, terra del Secondo Reggimento Alpini, che nacque nel lontano 1882 nella vicina Bra, ed infine, entrerà marciando e cantando ad Asti nel pomeriggio di giovedì 12, foriera del monito “per non dimenticare”, tanto caro all’Associazione Nazionale Alpini.