Il saluto del Generale Abrate al contingente italiano.

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Herat, 19 gennaio 2013 – Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Biagio Abrate, ha visitato i militari del  Contingente Italiano in Afghanistan inquadrato nel Regional Command – West,  il Comando NATO attualmente guidato dalla Brigata alpina ‘Taurinense’, volendosi personalmente accomiatare da quanti sono impegnati in Teatro Operativo, nell’approssimarsi della data del termine del suo mandato previsto per il 31 gennaio.

Accompagnato dal Generale di Brigata Dario Ranieri, comandante del Regional Command – West, il Generale Abrate ha raggiunto tutte le basi ove i militari italiani sono quotidianamente impegnati: a Farah, è stato accolto dal Comandante della Transition Support Unit South, su base 9° Reggimento Alpini de L’Aquila, Colonnello Riccardo Cristoni, con il quale si è successivamente portato presso la base avanzata di Bala Boluk.

Quindi, dopo essersi fermato a pranzo con il personale della base, il Generale Abrate ha raggiunto Shindand, dove ha incontrato gli Alpini del 3° reggimento di Pinerolo, guidati dal Colonnello Andrea Bertocchi, che costituiscono – insieme ad altri assetti militari italiani – la Transition Support Unit Center, e il Team dell’Aeronautica Militare che forma i piloti di elicottero dell’aviazione militare afghana. La visita è quindi terminata a Camp Arena, sede del Regional Command West.

A tutti il Capo di Stato Maggiore della Difesa, la cui data di passaggio di consegne coinciderà con il termine del servizio attivo, ha rivolto parole di ringraziamento per quanto è stato fatto e per il lavoro che continuano a svolgere con sacrificio e costante impegno in favore dell’Afghanistan con ovvie positive ripercussioni anche sul nostro Paese, rimarcando quanto sia pagante, specie in contesti operativi, la collaborazione tra tutte le Forze Armate.

“Dopo 44 anni con le stellette, se fosse possibile ricominciare – ha poi concluso il Generale Abrate, nativo di Sant’Albano Stura in provincia di Cuneo, destando commozione tra i Reparti schierati – ripercorrerei esattamente la medesima strada che mi ha portato sin qui”, aggiungendo che è sua intenzione, almeno nei primi tempi e come mai prima, visti gli impegni che la professione di militare comporta, “dedicarsi alla propria famiglia”.