COMUNICATO ALLE SEZIONI

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Con riferimento alla quota associativa di competenza della sede nazionale per l’anno 2011, si ricorda che l’Assemblea dei Delegati, tenutasi a Milano il 23 maggio 2010, ha deliberato un aumento di 2,50 portandola da 8,50 a 11,00. Tale incremento rappresenta esclusivamente il maggior costo per la spedizione della rivista L’Alpino a seguito della cessazione, a partire dal 1º aprile 2010, delle tariffe postali agevolate per la spedizione di prodotti editoriali, così come previsto dal Decreto 30 marzo 2010 del Ministro per lo Sviluppo Economico.

La stessa delibera dell’Assemblea dei Delegati prevedeva che, qualora fosse stata ripristinata una qualsiasi agevolazione, la sede nazionale avrebbe ridotto, di conseguenza, l’incremento della quota sociale di sua spettanza. Si ricorda che, a seguito della cessazione della tariffa agevolata, il costo di spedizione è passato da 0,0661 a 0,2830 per copia, con un aumento, quindi, del 428 .

In considerazione del fatto che, dopo quasi un anno, non è stata ripristinata alcuna agevolazione, la sede nazionale ha stipulato un accordo commerciale con Poste Italiane S.p.A. che consente l’applicazione di una tariffa leggermente ridotta e destinata ad utenti che spediscono tra 4.000.000 e 6.000.000 di copie all’anno; la durata di questo accordo commerciale è prevista per dodici mesi dalla data della stipula.

A seguito di quanto sopra esposto, la variazione della quota sociale necessaria a coprire il maggior costo di spedizione è pari a 2,00, anziché 2,50. Pertanto, per l’anno 2011 la sede nazionale richiederà alle Sezioni una quota di 10,50 (euro dieci virgola cinquanta) per ciascun iscritto.

Si ricorda che il maggior costo di spedizione per l’anno 2010, che è stato complessivamente pari a 605.003,61, è rimasto completamente a carico della sede nazionale che ha potuto fare fronte al maggior onere mediante l’utilizzo del Fondo per incremento spese postali, già iscritto in bilancio. Si invitano le Sezioni a dare adeguata informazione ai propri Gruppi.

Pubblicato sul numero di marzo 2011 de L’Alpino.