Saranno celebrati questo pomeriggio nella basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma i funerali solenni di Alessandro Romani, il parà della Folgore, ucciso lo scorso venerdì in Afghanistan, nel corso di un’operazione condotta nel distretto di Bakwa (provincia di Farah, a sud di Herat).
L’operazione era mirata alla cattura di quattro insorti, avvistati da un velivolo senza pilota dell’Aeronautica militare mentre posizionavano un ordigno lungo la strada che collega Farah a Delaram. Gli insorti si erano spostati in un’abitazione verso la quale si stavano dirigendo un elicottero da trasporto CH47 con a bordo le forze speciali, scortato da due elicotteri Mangusta, quando alcuni colpi hanno ferito due militari italiani che sono stati subito evacuati presso l’ospedale da campo USA di Farah. Il tenente Alessandro Romani è deceduto poco dopo.
L’ufficiale, celibe, era nato a Roma il 18 luglio 1974 ed era effettivo al 9º reggimento paracadutisti d’assalto ‘Col Moschin’ della brigata Folgore . Aveva avuto già precedenti esperienze in Afganistan come incursore scelto. Alla base di Camp Arena centinaia di commilitoni si sono riuniti per l’ultimo saluto all’ufficiale prima del rientro del feretro in Italia, giunto a bordo di un C 130 all’aeroporto di Ciampino, dove ad attenderlo c’erano il ministro della Difesa La Russa, le autorità militari, la madre Elsa Chemotti, il padre Carlo, la fidanzata e altri familiari.
Il ten. Romani.
