Oltre ventimila alla Cittadella degli alpini

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Oltre ventimila visitatori hanno affollato la Cittadella degli Alpini, l’esibizione delle Truppe alpine allestita nella splendida cornice dei giardini comunali in occasione dell’Adunata di Latina. Veci, bambini, famiglie e giovani si sono messi pazientemente in coda per visitare l’accampamento dove erano esposti armi, mezzi ed equipaggiamenti in dotazione oggi agli alpini.

I più piccoli sono subito corsi verso la pista da sci di fondo e il muro di arrampicata, dove li aspettavano gli istruttori di alpinismo del Centro Addestramento Alpino di Aosta e della brigata Taurinense (i quali hanno virtualmente battezzato alla montagna centinaia di bimbi che per la prima volta hanno provato l’emozione di scalare e di sciare), mentre gli altri visitatori hanno affollato gli stand del 2º reggimento Alpini, del 1º artiglieria da montagna, dei guastatori alpini del 32º genio, dei rangers del 4º Alpipar, delle trasmissioni e del museo.

Un’immersione nella realtà delle Truppe alpine di oggi, costituite da uomini e donne che hanno scelto la professione delle armi e che sono impegnati in Patria e all’estero in operazioni di sicurezza e assistenza, dotati di armi ed equipaggiamenti di ultima generazione. Da tre anni la Cittadella è il luogo d’incontro tra gli alpini di ieri e quelli di oggi, aperto al pubblico dell’Adunata che per tre giorni ha la possibilità di salire a bordo dei modernissimi blindati Lince, di imbracciare il Beretta SC 70/90, di puntare l’obice FH70/90, di disinnescare un ordigno esplosivo per mezzo di un robot e anche di provare l’ebbrezza di essere liberati dagli alpini paracadutisti in una simulazione di presa di ostaggi.

I numerosi amanti della montagna hanno potuto incontrare gli operatori del Meteomont, il servizio meteorologico del Comando delle Truppe alpine che opera quotidianamente sull’arco alpino, ed apprezzare i più recenti materiali da alpinismo usati dai reggimenti alpini. Momenti di commozione sono stati vissuti durante la videoconferenza con i nostri reparti in Afghanistan, a Kabul e a Herat, nonché con gli alpini del 9º rimasti a L’Aquila per dare assistenza alla popolazione terremotata.

Sono gli alpini che dovevano secondo il programma essere all’Adunata di Latina e che invece sono rimasti a L’Aquila, dove la loro presenza è necessaria. Sotto la tensostruttura della videoconferenza c’erano il comandante delle Truppe alpine gen. Alberto Primicerj, il nostro presidente nazionale Corrado Perona e il sindaco Vincenzo Zaccheo. Sullo schermo panoramico le immagini dei nostri alpini a Herat con il col. Gamba, comandante del 4º Reggimento alpini paracadutisti, da Kabul il col. Lucio Gatti, comandante del 3º Alpini e da L’Aquila il col. Andrea Mulciri, comandante del 9º.

Il col. Gamba e il col. Gatti hanno parlato dell’opera degli alpini al loro comando, della loro missione affrontata con grande spirito di servizio e serenità, e la consapevolezza di operare per dare sostegno e protezione alla popolazione afghana. Il col. Mulciri, che con i suoi alpini ha vissuto i momenti tragici del terremoto a L’Aquila, ha parlato dell’esperienza vissuta in prima persona e dei soccorsi per i quali, con i suoi alpini, subito si è adoperato.

A questi comandanti sia il generale Primicerj che il presidente Perona hanno rivolto parole di apprezzamento. In particolare Perona non ha nascosto la sua commozione quando parlava al col. Mulciri, assicurandogli che all’Adunata il 9º Alpini sarebbe stato presente nel pensiero di tutti. Ancora una volta la Cittadella è stata un grande successo.

Agli oltre ventimila visitatori entusiasti (il libro d’onore conta più di trecento pagine fitte di complimenti) tra i quali il sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto vanno aggiunti almeno altri mille venuti da ogni angolo del pianeta ed entrati via etere: i radioamatori di oltre venti nazioni che hanno stabilito un contatto con i trasmettitori della Taurinense.

Mario Renna capitano brigata alpina Taurinense

Pubblicato sul numero di giugno 2009 de L’Alpino.