Trent’anni dopo la morte di don Carlo Gnocchi, l’Arcivescovo di Milano, cardinale Carlo Maria Martini, ha avviato il Processo di Beatificazione, istruendo la fase diocesana.
Padre Paolino Beltrame Quattrocchi viene nominato postulatore della Causa.
La Causa dispone di un unico “Processo sulla vita, virtù e fama di santità”, celebrato nell’Arcidiocesi di Milano dal 6 maggio 1987 al 23 febbraio 1991, nell’arco di 199 sessioni per la deposizione di 178 testi e la raccolta di una copiosa documentazione.
Tale materiale istruttorio, distribuito nei quindici volumi della copia pubblica (per un totale di 4.321 pagine) è stato poi presentato alla Congregazione vaticana per le Cause dei Santi, allo scopo di verificare la validità procedurale del Processo.
Con il decreto sulla validità, rilasciato il 29 ottobre 1993 dalla Congregazione, ha preso avvio lo studio per la preparazione della “Positio”: fratel Leone Luigi Morelli, postulatore generale dei Fratelli delle Scuole Cristiane, subentra a padre Beltrame Quattrocchi.
La “Positio” è il volume che raccoglie tutte le testimonianze e tutti i documenti contenuti nella copia pubblica e si divide in due parti: il “Summarium”, che riporta tutti gli interrogatori e le testimonianze, e la “Informatio”, che mette in risalto come il candidato alla santità abbia osservato in grado eroico le virtù teologali, cardinali e le altre virtù, sia verso Dio che verso il prossimo.
Un relatore assegnato dalla Congregazione ha preparato la presentazione del volume.
La Positio è stata quindi attentamente esaminata e discussa, secondo le norme, per valutare se il Servo di Dio abbia esercitato in vita le virtù in modo eroico. Il 22 ottobre 2002 è arrivato il giudizio positivo del Congresso Speciale dei Consultori Teologi e il 3 dicembre dello stesso anno quello della Sessione Ordinaria dei Padri Cardinali e Vescovi. Solo dopo questi pareri, la Congregazione per le Cause dei Santi ha preparato il decreto sull’eroicità delle virtù, che è stato letto dinnanzi al Papa. Con la lettura di tale decreto, il 20 dicembre 2002 al Servo di Dio è stato dato il titolo di Venerabile.
Nel 2003, alla morte di fratel Morelli, fratel Rodolfo Cosimo Meoli viene nominato nuovo postulatore della Causa.
Per la beatificazione, la Chiesa richiede una Grazia che, attraverso un rigoroso processo, deve essere riconosciuta miracolosa. Dal 22 ottobre al 19 dicembre 2004, nell’Arcidiocesi di Milano, si è svolta la sessione straordinaria del Processo di beatificazione di don Gnocchi per l’analisi di un presunto evento miracoloso segnalato alla Postulazione della Causa: l’inchiesta si è articolata in 33 sessione, durante le quali sono stati ascoltati 25 testimoni.
L’intera documentazione raccolta è stata inviata nuovamente alla Congregazione vaticana per le Cause dei Santi, che con decreto del 6 maggio 2005 ne ha riconosciuto la validità.
Il 5 luglio 2007 la Consulta Medica, chiamata all’esame dell’episodio, ha dichiarato “inspiegabile la sopravvivenza dell’infortunato in rapporto all’estrema gravità della folgorazione subita, che avrebbe dovuto comportare la morte dello stesso”.
Successivamente, il 4 novembre 2008, nel Congresso teologico super miro riguardante il Venerabile don Gnocchi, i sette Consultori (all’unanimità) hanno dato parere positivo.
Infine, il Collegio cardinalizio, riunitosi lo scorso 13 gennaio in Vaticano, ha riconosciuto che il miracolo in discussione è da attribuire all’intercessione di don Carlo.
Il Santo Padre, il 17 gennaio 2009, ha autorizzato il prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, monsignor Angelo Amato, alla pubblicazione del relativo decreto, stabilendo di fatto la prossima beatificazione di don Gnocchi. Il solenne rito di Beatificazione – come annunciato dall’Arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi, nella solenne celebrazione eucaristica di domenica 1° marzo 2009 – sarà celebrato a Milano domenica 25 ottobre, anniversario della nascita di don Carlo.
Un altro miracolo viene ora chiesto per la Canonizzazione.