Quando basta, il basco…

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Da amico degli alpini, non sono mancato all’appuntamento del 7 febbraio a Conegliano per l’intitolazione del nuovo sottopasso a Nikolajewka. È stata una cerimonia molto semplice, sobria, toccante, con i canti del coro Castel e la fanfara alpini di Conegliano. Tutto bene, dunque, ma c’è stata per me una stonatura, per così dire. La giornata era inclemente, cioè pioveva (peraltro, non come ad Asiago la domenica della sfilata del 2006), ma ciò autorizzava tanti (per me troppi!) alpini ad usare l’ombrello?Quel cappello, sul quale ha scritto parole magnifiche il compianto Giulio Bedeschi, non deve servire anche come ombrello?Io, senza essere alpino, l’ombrello non l’avevo; mi è bastato il basco!

Giovanni Lugaresi, Giavera del Montello

Sì, caro Giovanni, è notorio che i baschi sono speciali! Ne sappiamo qualcosa noi de L’Alpino , che ne abbiamo uno in redazione: Basile! Battute a parte, è vero, stiamo imborghesendo.

Pubblicato sul numero di maggio 2009 de L’Alpino.