Sfogliando i nostri giornali

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La nostra stampa.

  • CAPORETTO: IL SACRARIO DISSACRATO Sfogliando un quotidiano, con un senso di profonda amarezza mista ad indignazione ho annotato un episodio di cui è stata testimone una coppia di cittadini di Verona. Questi, durante un viaggio compiuto in Slovenia, hanno fatto visita al Sacrario di Caporetto, per rendere omaggio ai Caduti italiani della prima guerra mondiale. In quel luogo, che invita al silenzio ed alla meditazione, hanno avuto invece modo di assistere ad uno spettacolo a dir poco indecoroso. Infatti, nel giro di un paio di ore, due coppie slovene di sposi, accompagnate da un codazzo di parenti ed amici, hanno utilizzato il fondo scenografico del Sacrario per scattare le fotografie di rito, fra brindisi e schiamazzi da osteria, senza alcun rispetto per la sacralità del sito. Noi vogliamo qui ricordare che nel monumento ossario di Caporetto, costruito nel 1938 sul colle di S. Antonio che sovrasta la cittadina, sono tumulate le spoglie di 7.014 soldati italiani, fra cui moltissimi alpini . (Da Sei Nappine Sez. Genova)
  • MANDATECI DUE RIGHE Da quando ci siamo assunti l’incarico di far camminare di nuovo il mulo , abbiamo chiesto a molti nostri soci di darci una mano a riempire le quattro pagine che lo compongono con qualcosa di diverso dalle sole notizie riguardanti le attività del gruppo, la rubrica dei compleanni o il ricordo dei nostri soci che sono andati avanti. Finora però abbiamo trovato solo un socio, che alla nostra richiesta di scrivere qualcosa da pubblicare, alla nostra affermazione che bastavano anche solo due righe, ha preso immediatamente un foglio ed una biro e ci ha consegnato il suo elaborato chiedendoci di voler eventualmente raddrizzare ciò che ritenevamo non perfetto. Questo è quanto la sua mente ha partorito:

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    Ci auguriamo che ci siano altri soci magari un po’ meno spiritosi, che vogliano darci una mano, magari anche scrivendo parole vere . Scrivete a Nostalgia del mulo, via Lago Gerundo 18 26013 Crema (Cremona); e mail: anagruppocrema@libero.it (Da Nostalgia del mulo, gr. di Crema Sez. Cremona)
  • PREMIO BONTÀ Nella giornata di domenica 7 settembre 2008 la sezione di Omegna, su invito della sezione di Acqui Terme, ha partecipato alla manifestazione ufficiale in occasione del 150º anno di fondazione della SOMS (Società Operaia di Mutuo Soccorso) per il conferimento del Premio Bontà 2008 Noi per gli altri. Gli alpini della sezione di Acqui sono stati insigniti della medaglia d’Oro di primo grado, massimo riconoscimento sulla scala di tre gradi, per la loro disponibilità ed il lavoro svolto da sempre verso il prossimo . (Da Penne nere del Cusio Sez. Omegna)
  • LA GERARCHIA NEL VOLONTARIATO Il volontario ha sempre a disposizione un referente sul campo da cui riceve le direttive impartite dai coordinatori, sia dell’unità sia della sala operativa da cui dipende, per l’intervento in emergenza. L’osservanza della gerarchia e delle direttive impartite devono essere un obiettivo primario per il volontario. Soprattutto quando si interviene in emergenza ogni decisione presa arbitrariamente, anche se nel momento può sembrare la più ovvia e la più naturale, può causare seri problemi ed intralci al coordinamento generale dell’operazione ed alla sicurezza personale del volontario . (Da Alpin Munfrin Sez. Casale Monferrato)
  • LA CADORE VIVRÀ La Cadore vivrà finchè ci sarà un alpino che porterà nella memoria il ricordo di questa martoriata brigata. Gli uomini passano, muoiono, e salvo gli eroi, sono dimenticati, resta solo una traccia in cimitero; un simbolo invece non muore mai (pensate ai politici di Montecitorio). Brigata Cadore non morirai, sei viva in noi, sei nostra come noi siamo tuoi. Un solo nome, un solo grido, come un suono di tromba, straziante, accorato, sincero: Cadoreeee! Addio mia bella, addio una forte pacificante stretta di mano agli alpini della Julia . (Da L’Alpin del Piave Sez. Valdobbiadene)
  • I LAVORI SUL FREIKOFEL Il gruppo di Bellinzago ha organizzato una serata in collaborazione con l’unità di P.C. sezionale, per promuovere i lavori fatti nel recupero di manufatti e opere militari sul monte Freikofel in alta Carnia. Davanti ad un folto pubblico, la sala era gremita in ogni ordine di posti e qualcuno è rimasto in piedi. Il capogruppo Marco Caviggioli introducendo la serata, ha illustrato le motivazioni che hanno spinto il gruppo ad organizzare questa iniziativa un po’ particolare, in occasione della fine del ciclo di manifestazioni volute e proposte dalla nostra Associazione, per celebrare il 90º anniversario della fine della prima guerra mondiale, ed anche per ricordare il 12º anniversario di fondazione del gruppo di Bellinzago . (Da N n dla pèna nèra Sez. Novara)
  • FREQUENTATE LA VOSTRA SEDE Voglio lanciare un appello: cari alpini frequentate di più la vostra sede, vivetela con più frequenza, passate più tempo in essa e per essa, con un atto di amore e fratellanza verso la vostra casa; sarebbe il regalo più bello che potreste fare a chi spende colà tanto tempo della propria giornata, con passione ed entusiasmo; ma soprattutto sarebbe un dono che fareste a voi stessi, coscienti che tale comportamento è l’arma migliore contro chi vorrebbe ignorarci o minimizzarci; facciamo quindi T cc’ un , come recita il nostro motto . (Da T cc’ n Sez. Biella)