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La copertina  
Salimmo sulla tradotta e partimmo per la Russia. Dai nostri superiori, nessuna notizia sul nostro destino e sui nostri compiti . Comincia così la vicenda del sottotenente Danda in forza al battaglione Vestone, con destinazione le montagne del Caucaso e poi, come da manuale di ogni guerra che si rispetti, col mutare improvviso degli obiettivi, lo scontro con un avversario sottovalutato e infine l’impatto con il generale inverno.

Ogni testimonianza del tragico destino dell’Armata Italiana in Russia apre scenari sconcertanti sull’immane scontro che si è sviluppato in conseguenza dell’attacco sferrato dai russi per liberare Stalingrado. Innanzi tutto l’inverno, scelto come momento di massimo sforzo bellico, in contrasto con i manuali di arte militare degli eserciti occidentali.

Non è casuale che i nostri alpini avessero fatto un lavoro enorme di fortificazioni e ricoveri sulla linea del Don, per trovarsi invece, improvvisamente, a dover lottare contro i mezzi corazzati su un terreno privo di difese, in balia della tormenta, della fame e del caos. L’autore ripercorre con rara efficacia, come fossero drammatiche sequenze televisive, i fatti dal 22 dicembre al 26 gennaio 1943, fino alla minuziosa descrizione dell’ultimo attacco alle isbe e allo sfondamento dell’accerchiamento di Nikolajewka. Una testimonianza umana e militare di rara efficacia.

GIOBATTA DANDA

VISTÙ

Un giovane ufficiale vicentino con il Btg Vestone nella campagna di Russia 1942 1943 Ergon Edizioni, Vicenza euro 12,00. Il libro può essere acquistato rivolgendosi alla sezione ANA di Vicenza, tel. 0444 926988. Il ricavato, per volere dell’autore, sarà interamente devoluto alla scuola per spastici e miodistrofici Nikolajewka di Brescia.