Ritorniamo a Rossosch

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    Il 19 settembre 1993 l’Associazione Nazionale Alpini inaugurò un asilo a Rossosch (Russia), nello stesso luogo in cui durante la seconda guerra mondiale era insediato il comando del Corpo d’Armata Alpino. Nel cantiere dell’Asilo sorriso, così chiamato a testimonianza del rinnovato sentimento di pace e fraternità tra i popoli, lavorarono oltre 600 volontari alpini. Grazie alle numerose offerte libere e di materiali l’opera fu completata in soli due anni. Vennero successivamente realizzate alcune parti esterne come la piscina, il piazzale e il giardino. Seguirono le manutenzioni quasi annuali.

    Il libro Ritorniamo a Rossosch “Operazione Sorriso” è la riedizione, aggiornata e ampliata, della bella storia di solidarietà scritta a più mani da Lino Chies, Sebastiano Favero, Cesare Poncato e dalla generosità di tante penne nere – le “mani parlanti” come vengono chiamate dagli autori – senza le quali il Sorriso non sarebbe potuto apparire. Tra le novità rispetto all’edizione del ’97 c’è una consistente documentazione fotografica, rivista e aggiornata, i “nuovi incontri” con le testimonianze e i racconti successivi al 1995, mentre la parte finale riporta documenti e atti sullo sviluppo costruttivo dell’opera. Inoltre, i testi introduttivi sono stati tradotti in alfabeto cirillico, perché il libro possa restare un documento a memoria anche per il popolo russo.

     

    Il “Ritorno a Rossosch” è ripartito da Bergamo, dove vent’anni prima c’era la base logistica dell’Operazione Sorriso. Nel corso della presentazione, avvenuta nella bella sede della Sezione, il moderatore Nicola Stefani ha fatto rivivere i punti salienti della storia attraverso le parole di alcuni dei protagonisti. Partendo dal lontano 1991, quando Ferruccio Panazza, reduce e vice presidente dell’Associazione, diede vita a quella “pazza idea” che contagiò gli alpini, come la definisce nella prefazione del libro il compianto Bortolo Busnardo. Un’idea resa possibile dalla caduta del Muro di Berlino, dal disfacimento dell’Unione Sovietica e dalla conseguente apertura delle frontiere.

    A 50 anni dalla fine della guerra un gruppo di alpini, molti dei quali reduci, incontrarono il sindaco di Rossosch, Ivanov, che intuì la grandezza del progetto. Dal quel momento fu un susseguirsi di contatti, volontari e generosità che sono raccontati nel libro con autenticità e, come scrive Giovanni Lugaresi nella prefazione, con quel sentimento di solidarietà vera che deriva dall’amore. (m.m.)

    LINO CHIES, SEBASTIANO FAVERO E CESARE PONCATO

    RITORNIAMO A ROSSOSCH OPERAZIONE SORRISO 1993-2013 Il sogno realizzato, vent’anni dopo

    Pagg. 256 e 400 foto. Il libro è stato impaginato da grafica “Intermedia” di Ponte nelle Alpi (BL) e stampato da “Nero su bianco” di Pieve d’Alpago (BL). Non è commercializzato, ma è fornito in offerta libera. Per informazioni: cesare.poncato@gmail.com, cell. 349-5863910, via S. Giorgio 6/A, 32014 Ponte nelle Alpi (BL).


    Il 21 settembre prossimo gli alpini celebreranno a Rossosch il 20° anniversario della costruzione dell’asilo e il 70° della ritirata di Russia. Sarà presente una nutrita delegazione dell’Associazione guidata dal presidente nazionale Sebastiano Favero. Nel corso della presentazione del libro sul ventennale dell’impresa Favero ha annunciato che l’Associazione ha preso in considerazione la richiesta dell’amministrazione di Livenka di aiutarla a rifare il ponte sul quale, tanti anni fa, gli alpini passarono durante la ritirata. Fondi permettendo, il progetto potrebbe iniziare il prossimo anno.