Volontari informati, volontari preparati

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    Il 22 marzo a Motta di Livenza (Treviso), sede principale e strategica della Colonna Mobile dell’ANA, si è concluso un primo ciclo di attività su importanti tematiche informative che ha coinvolto il settore della Protezione Civile della nostra Associazione. Dallo scorso novembre la Commissione, presieduta dal consigliere nazionale Corrado Bassi, è stata impegnata nella raccolta della documentazione sui temi delle assicurazioni, dei rimborsi spese, delle convenzioni, della formazione, delle esercitazioni, del controllo sanitario e della sicurezza.

    Senza dimenticare l’aggiornamento del regolamento della P.C., discusso in ben quattro Consigli Direttivi Nazionali. L’importanza dell’incontro di Motta di Livenza è testimoniata dalla partecipazione di 20 rappresentanti del CDN e di 70 Sezioni (61 presidenti e 9 delegati) e di 170 volontari della P.C., tra cui i coordinatori di Raggruppamento, i referenti regionali, i coordinatori sezionali e i rappresentanti delle squadre specialistiche (antincendio boschivo, alpinisti, cinofili da soccorso, ospedale da campo, informatica, logistica, sanità di autoprotezione, subacquei e trasmissioni).

    Il convegno è stato diretto da Michele Longo, segretario nazionale della P.C.. Il sindaco di Motta di Livenza ha espresso apprezzamento “per le attività di protezione civile che, con entusiasmo e competenza, i volontari svolgono a beneficio della sicurezza dei cittadini”. E ha ringraziato anche le famiglie dei volontari che permettono loro di dedicare parte del tempo libero a questa importante attività. Corrado Bassi ha parlato dell’evoluzione nel tempo della P.C., partita come attività esclusiva di soccorso immediato che oggi è interprete di interventi di assistenza e ricostruzione che durano nel tempo.

    La Colonna mobile nazionale e quelle regionali sono le strutture portanti su cui si basa gran parte dell’attività e meritano quindi un’attenzione maggiore. Ha affermato con orgoglio che la P.C. oggi è un’eccellenza – come dimostra la grande considerazione che nutre il Dipartimento nazionale – e ha rivolto una lode ai volontari per il loro impegno, mossi dai valori su cui si basa l’Associazione. Adriano Crugnola, vice presidente vicario dell’ANA e responsabile del Gruppo di Intervento Medico Chirurgico ha parlato dell’Ospedale da campo ANA.

    Ha ricordato come il CDN a settembre 2012, valutata la connessione delle mansioni svolte dall’Ospedale con l’attività di P.C. e allo scopo di avere un’unica interfaccia con il Dipartimento nazionale, ha deciso che l’Ospedale diventi parte integrante della Protezione Civile. Ad oggi sono ancora in corso attività di riorganizzazione sia funzionale che strutturale. “Su richiesta del Dipartimento – ha sottolineato Crugnola – un reparto specialistico dell’Ospedale ANA è stato inviato in Giordania per fornire assistenza sanitaria ai profughi siriani”. Il materiale è rimasto all’estero ed è in corso di sostituzione con attrezzature più recenti in modo che l’Ospedale diventi sempre più una struttura snella, moderna e modulare.

    Nel suo intervento il gen. Beolchini, rappresentante ANA presso il Dipartimento nazionale di P.C., ha ricordato che nel 2008 è stata istituita la Consulta nazionale del volontariato di P.C. alla quale ad oggi fanno capo 28 associazioni nazionali tra le quali l’ANA che è l’unica associazione in grado di soddisfare le richieste del Dipartimento nazionale per interventi di breve e lungo termine. È anche l’unica tra le associazioni nazionali ad avere una colonna mobile che può operare in piena autonomia disponendo di diverse specialità. Il coordinatore nazionale della P.C. ANA Giuseppe Bonaldi ha richiamato il documento redatto e consegnato ai partecipanti dell’incontro, soffermandosi su diversi temi e chiarendo i contenuti di diversi documenti operativi (regolamento di P.C., convenzioni, assicurazioni, controllo sanitario, formazione sicurezza, ecc.).

    Ha concluso ringraziando i volontari e in particolare Orazio D’Incà, coordinatore del 3° Raggruppamento, che si è assunto l’onere della gestione della Colonna mobile ANA che ha sede stanziale a Motta di Livenza. Nel suo discorso conclusivo il presidente nazionale Sebastiano Favero ha rimarcato l’importanza dell’assicurazione per tutti i volontari. Sottolinea che ci sono diversi iscritti nella P.C. che non sono realmente operativi e rappresentano solo un costo associativo che si deve eliminare. Un altro argomento importante è quello delle visite mediche, ma su questo argomento il presidente Favero conviene nell’attendere le disposizioni del Dipartimento nazionale. Chiarisce poi che la revisione del regolamento della P.C. ANA è stata fatta per adeguarsi a disposizioni legislative e conclude confermando che la P.C. è importante per il futuro associativo. Motta di Livenza deve rappresentare una tappa informativa importante sui vari argomenti che coinvolgono la Protezione Civile ANA.

    La condivisione di queste informazioni deve però proseguire con le attività formative, orientate ai vari livelli che compongono la nostra catena di responsabilità e comando. Anche gli enti sono impegnati in questo senso: le Regioni, ad esempio, stanno predisponendo percorsi formativi rivolti ai volontari che si avvicinano al mondo del volontariato. Anche la Sede Nazionale dovrà intensificare e meglio codificare le attività formative e informative rivolte ai volontari che occupano posizioni intermedie. Sarà poi la volta dei presidenti o dei loro delegati a non dover rendere vano questo percorso di conoscenze del volontariato. Occorre tuttavia evidenziare un anello debole della catena di comando, che è altresì sintomo di grande vivacità associativa: le frequenti sostituzioni.

    L’attività della Protezione Civile richiede sempre più un’alta professionalità e conoscenze specifiche che necessitano di un adeguato periodo di apprendimento. Seppur provvisoriamente, quindi, le sostituzioni possono portare in alcune strutture territoriali come le Sezioni ad una perdita di affidabilità. La raccolta delle “circolari a carattere permanente” dovrebbe in parte circoscrivere questo inconveniente.

    Giuseppe Bonaldi

    IL 4º RGPT. AL LAVORO

    Continuano con regolarità le attività formative di Protezione Civile, coordinate dalla Sede Nazionale. In uno degli ultimi incontri, svolto a Firenze, gli istruttori dell’ANA si sono rivolti ai volontari del 4° Raggruppamento, diretti dal coordinatore Nicola Cianci che ha predisposto un ambizioso programma formativo per le attività didattiche, in collaborazione con il nuovo presidente della sezione di Firenze Marco Ardia, già coordinatore della P.C. sezionale. Sono stati 47 i volontari della Sezione ospitante, di Pisa-Lucca-Livorno e di Massa Carrara-Alpi Apuane, che hanno partecipato ad un corso base di Protezione Civile e di antincendio boschivo, illustrato dal coordinatore della specialità Francesco Morzenti. Fortunatamente l’antincendio boschivo è un’attività che non conosce i principi di deprezzamento e dell’involuzione: le risorse che enti ed istituzioni destinano non subiscono quindi i tagli che colpiscono in maniera indiscriminata altri capitoli di spesa.

    Dare credito a quest’attività specialistica potrebbe, tra l’altro, avvicinare i giovani alla nostra Associazione ed essere d’incentivo all’incremento della presenza dell’ANA nel Sud Italia e nelle isole. La durata del corso è stata di 18 ore complessive, trascorse in parte all’esterno, per una esercitazione pratica condotta sulle sponde dell’Arno – con l’ausilio delle attrezzature in dotazione alle squadre antincendio – e in parte in aula, dove gli istruttori hanno illustrato chi è e cosa può fare il volontariato di Protezione Civile, cosa cura e vigila il Servizio nazionale di P.C., come si inserisce in questo sistema la Protezione Civile dell’ANA. Oltre ad un accenno sulla legislazione vigente, sono stati anche trattati argomenti specialistici come le radio trasmissioni con l’illustrazione dettagliata delle potenzialità degli apparati radio digitali di nuova generazione che dispongono della radio-localizzazione. Un volontario della Sanità dell’ANA, dott. Luca Santalmasi, ha parlato dei criteri di primo soccorso in caso di infortunio.