Vittorio Veneto

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    Vittorio Veneto è il capoluogo delle Prealpi Trevigiane, Medaglia d’Oro al Valor Militare per il suo impegno nella Resistenza, nota per la vittoriosa battaglia finale della Prima Guerra Mondiale. È nata nel 1866 dall’unione delle antiche città di Ceneda e Serravalle; al nome Vittorio, in onore del nuovo Re d’Italia, nel 1923 fu accostato il termine “Veneto”.

     

    Frequentata in epoca rinascimentale da artisti quali Jacopo Sansovino e Tiziano Vecellio, ha dato i natali nel 1749 a Lorenzo Da Ponte, librettista di Mozart; Vittorio Veneto fu sede dell’episcopato di Albino Luciani, Papa Giovanni Paolo I. A Ceneda, dominata dal Castello di San Martino, i monumenti degni di nota si trovano attorno all’antica piazza della Cattedrale. Da vedere il Museo della Battaglia, che espone cimeli riguardanti la Grande Guerra. E veniamo a Serravalle: la tradizione attribuisce la fondazione del castello a un dignitario goto, Manducco, la cui figlia Augusta venne martirizzata dal padre perché cristiana (da visitare il santuario alle pendici del monte Marcantone).

    Monumenti d’interesse: il Duomo di Santa Maria Nova con la pala dell’altare maggiore di Tiziano, la chiesa trecentesca di San Giovanni Battista, Santa Giustina costruita nel 1227 e rifatta nel Cinquecento, San Lorenzo dei Battuti, incastonata tra il complesso trecentesco dei Battuti e la torre dell’orologio, la Pieve di Sant’Andrea di Bigonzo, la più antica chiesa di Vittorio Veneto. Su piazza Marcantonio Flaminio, dedicata al celebre umanista, si affaccia il Museo del Cenedese. Una curiosità: al centro di piazza Luigi Borro, si trova una fontana del 1823 soprannominata “Fontana degli Arditi” poiché qui si sono abbeverati i primi soldati italiani entrati in città dopo la battaglia finale.