Il Gruppo “Mario Pagani” di Arzignano ha voluto ricordare il 150º della nascita del Corpo degli alpini, collegandolo sia ai 100 anni della fondazione della Sezione Vicenza “Monte Pasubio”, sia al 150º della nascita del concittadino arzignanese Achille Beltrame. Una occasione per parlare del “mito degli alpini”, da dove deriva e perché nasce questa epica immagine.
La serata culturale, proposta alla cittadinanza in piazza Libertà ai Arzignano il 9 giugno, è stata impostata sulla proiezione e l’analisi di alcune tavole significative che Beltrame realizzava per il settimanale La Domenica del Corriere e che hanno contribuito a diffondere nell’opinione pubblica i grandi avvenimenti del Novecento. Grazie alle doti di immaginazione e curiosità, unite a un rigoroso senso di realismo, nelle sue copertine Beltrame riassunse tutta la storia del costume e della società italiana fino alla metà del XX secolo, contribuendo a veicolare, nell’Italia di allora, un’immagine positiva del Corpo degli alpini: la suggestione della montagna, il fascino delle vette innevate, il coraggio nell’affrontare le balze rocciose, la fatica e l’ardimento nel raggiungere mete impossibili.
Nel racconto della Grande Guerra agli italiani, gli alpini divennero i soldati simbolo: per la preparazione, l’audacia, il senso di sicurezza ed equilibrio che trasmettevano. Guardando le tavole si vedono le facce dei soldati, la fatica della trincea, il fango, la sfida della montagna. Nell’arco di 46 anni, le tavole pubblicate in prima e ultima pagina, furono 4.642, al settimanale milanese Beltrame lavorò assiduamente, pare senza mai fare vacanza, fino ai primi giorni del febbraio 1945. La manifestazione, perfettamente integrata nelle ricorrenze del 2022, è stata realizzata in collaborazione con il Centro Studi sezionale e il supporto storico di Stefano Guderzo, direttore del Museo delle Forze Armate di Montecchio Maggiore. Visto il successo della serata, l’iniziativa verrà riproposta in altre località della provincia.
