VICENZA “MONTE PASUBIO” – Associazione dell’anno

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    Chiude il 2019 in bellezza la Sezione di Vicenza “Monte Pasubio”, premiata come “Associazione dell’anno della Città di Vicenza”, durante la serata aperta con il concerto dell’orchestra giovanile vicentina, organizzato dal Centro di Servizio per il Volontariato della provincia di Vicenza, nel tempio di San Lorenzo, andato in scena nella prima metà di dicembre. Durante l’evento non sono mancate le consegne di alcuni importanti riconoscimenti sociali.

    Tra questi, il già citato premio andato alla Sezione vicentina delle penne nere che, tramite una votazione su internet, ha ottenuto il maggior numero di voti. A consegnare il riconoscimento, organizzato per la prima edizione, Matteo Tosetto, vice sindaco del Comune di Vicenza, nonché delegato alle associazioni. «Volendo dare un volto al volontario che si spende con gratuità, instancabile e presente ovunque ci sia bisogno di un aiuto, quel volto probabilmente in testa avrà un cappello: è il cappello dell’alpino – recita la motivazione per l’assegnazione del riconoscimento – Il premio di Associazione cittadina dell’Anno conferito ad Ana Sezione Vicenza “Monte Pasubio”, presente in città fin dal 1922, è il riconoscimento per un’attività pluridecennale che trova un segno evidente in questo 2019 con il recupero del Caffè Moresco ma che è fatta di una quantità incalcolabile di segni invisibili e preziosi lasciati nel tempo alla città di Vicenza.

    Tra le motivazioni del premio, molti cittadini hanno riconosciuto l’impegno disinteressato e premuroso, la simpatia, l’ottima organizzazione, la costante presenza in ogni ambito che è testimonianza di valori tradizionali e vivi, di cui oggi c’è quanto mai bisogno. Si potrebbe aggiungere molto altro ma sarebbe esagerare perché il motto di un alpino resta sempre lo stesso: “Tasi e Tira!”». A ritirare il premio, il Presidente della Sezione Luciano Cherobin, assieme ad alcuni componenti del direttivo. «Per noi questa è una grande soddisfazione – il suo commento – gli alpini di Vicenza sono riusciti, pur lavorando nel silenzio, a sensibilizzare la comunità su un tema importante come quello della riqualificazione di Campo Marzo e del recupero del Caffè Moresco. Quest’ultimo importante intervento ci è infatti costato 10mila ore di lavoro, di cui 3mila solo per passaggi burocratici».

    m.m.