VERONA – Rinasce la chiesetta di Costabella

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    L’attesa è finita. Il pellegrinaggio a Costabella sancisce finalmente l’inizio della rinascita della chiesetta alpina. Tra i tanti che stanno contribuendo alla raccolta fondi intrapresa dalla Sezione di Verona che si è fatta carico dei lavori di ricostruzione della chiesetta sul Monte Baldo, quasi rasa al suolo dalla tempesta Vaja, anche gli amici e i familiari di Alice Copelli, giovane che tre anni fa perse la vita; aveva diciotto anni.

    La tragedia avvenne proprio nei giorni della festa delle famiglie alpine a Mozambano: Alice era figlia del Capogruppo Eros Copelli e rimase vittima di un drammatico incidente a poca distanza da casa. Al funerale della giovane, papà Eros insieme alla mamma Monica e alla sorella Sara, chiesero a tutti di non donare fiori ma di raccogliere fondi per la ricostruzione della chiesetta di Costabella, da poco distrutta. Nell’anniversario della scomparsa, “Una camminata per Alice”, organizzata da genitori, amici e dall’Associazione Pille, si è snodata tra Mozambano e Olfino lungo un percorso di circa 5 chilometri.

    Questo ha permesso di raccogliere altri fondi per Costabella. Alla camminata, che si è fermata per un momento di preghiera davanti al luogo dell’incidente, hanno partecipato oltre 150 persone. Il ricavato, circa 1.500 euro, è stato consegnato da Eros Copelli al Presidente Bertagnoli proprio davanti alla chiesetta alpina di Costabella, durante il tradizionale pellegrinaggio annuale che ha richiamato centinaia di alpini a quota 1.900 metri, sopra il Lago di Garda. Le penne nere veronesi sono salite sul crinale del Monte Baldo e hanno raggiunto la chiesetta che sorge a pochi passi dal rifugio Chierego e nel cui sacello ossario riposano i resti del giovane soldato Raffaele Solve, morto a soli 21 anni a Nowo Kalitwa, in Russia, il 4 gennaio del 1943.

    Ed è stato allestito il cantiere. «Qui riposano i resti del giovane Solve e qui sarà sempre vivo il ricordo di un’altra giovane che ha perso la vita in modo drammatico, la nostra Alice Copelli», ha esordito commosso il Presidente Bertagnoli. Il programma del 59º pellegrinaggio a Costabella ha preso il via quando il gruppo, riunito al vicino rifugio Fiori del Baldo si è incamminato verso la chiesetta. Qui, i momenti profondi degli onori ai vessilli, l’alzabandiera, l’onore ai Caduti. Dopo i brevi interventi delle autorità, il cappellano sezionale don Rino Massella ha celebrato la Messa, animata dal coro Amici della baita. «Questo è l’anno della ripartenza anche per la nostra amata chiesetta di Costabella.

    Da quando la tempesta Vaja l’ha fortemente danneggiata, ci siamo ripromessi di sistemarla e finalmente, con qualche ritardo dovuto al Covid che ci ha visti impegnati su altri fronti, e alla burocrazia trattandosi di un sito vincolato, ora siamo passati dai progetti al cantiere», ha spiegato Bertagnoli. Tra i presenti, anche l’architetto Avanzini, primo progettista della chiesetta, accompagnato da alcuni rappresentanti del Gruppo di Attimis con il vessillo della Sezione di Cividale.