VARESE Il reduce dona la sua collezione alla Julia

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    Nel gruppo di Varese milita un artigliere alpino di lungo corso e di ragguardevole stazza.
    E’ Pietro Merlin, classe 1920, sergente della Julia. Appartiene a quella stirpe che era solita fare il presentat’arm con la bocca da fuoco. Esuberanze di giovent?
    Esibizione di forza fisica?Anche! Ma soprattutto un poderoso, simbolico gesto che conferiva a quei giovani una carica per sancire l’appartenenza al Corpo. L’Artiglieria Alpina reclutava gli uomini pi robusti, dalle membra salde, abituati alle fatiche e con il bagaglio morale dell’obbedienza. Pietro proviene dalla terra veneta, il cui bracciantato costituiva un copioso bacino di reclutamento per la gloriosa divisione Julia durante l’ultimo conflitto.
    I ricordi della giovinezza sofferta sui campi di battaglia, le voci dei commilitoni non ritornati, gli amici muli ed il cameratismo sono testimonianze di una storia che per il nostro Pietro, ed anche per noi pi fortunati giovani, non ha mai fine.
    Proprio di queste testimonianze il nostro socio possedeva una preziosa piccola raccolta: fotografie dal fronte, documenti e materiali vari. Tutto questo stato donato al Museo della brigata Julia, a Udine.
    Merlin ha sempre pensato che quei documenti dovessero ritornare nell’alveo storico della sua amata divisione alpina.
    Il materiale stato adeguatamente collocato nelle sale del museo, di quel museo vero gioiello di testimonianze alpine, porzione documentata della nostra storia.
    L’unita lettera di ringraziamento che il gen. Pierluigi Campregher comandante la brigata ha inviato (e che pubblichiamo di seguito), motivo di orgoglio non solo per Merlin, ma anche per il gruppo alpini di Varese. Il vecio artigliere da montagna, tutto alpino razza veneta, sempre presente presso la sede del
    gruppo: o arriva in sede, con quei bei baffoni, e saluta con un ciao a tutti. E gli alpini lo trattano con rispetto e amore, come un fratello maggiore.


    Gianni Botter


    Caro Merlin,
    questa mia lettera di ringraziamento forse giunger in ritardo rispetto alle Sue aspettative e di ci ci deve scusare.
    Il ritardo giustificato dalla riorganizzazione dei locali del museo e dal desiderio
    di volerLe comunicare che il materiale da Lei inviato stato collocato nelle sale del museo della brigata alpina Julia.
    I documenti da lei inviati potranno cos testimoniare fatti e tragedie umane che nella loro cruda verit non hanno bisogno di alcun commento, in quanto sono storie che dimostrano quanto grande sia stato l’amor di Patria e l’orgoglio di aver fatto parte della gloriosa Julia.
    Noi giovani di tutto questo dobbiamo solo prendere esempio.
    Colgo l’occasione per inviarLe i pi cordiali saluti da parte mia e di tutta la Julia.


    Brig. gen. Pierluigi Campregher