VARESE – Fare memoria

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    La zona 5 della Sezione di Varese condivide alcuni progetti con l’Istituto Tecnico Industriale Statale Keynes di Gazzada, grazie soprattutto alla sensibilità di alcuni docenti e alla disponibilità della preside Fausta Zibetti, nipote di un alpino reduce della Grande Guerra.

    Quello passato è stato un anno di intensa collaborazione per “fare memoria”, insieme ai quasi novecento allievi della scuola: una serie di iniziative realizzate grazie al supporto dei gruppi alpini della nostra Sezione e non solo. Il progetto “I luoghi della memoria” ha coinvolto infatti anche la Sezione di Colico che si è dimostrata disponibile e che ha contribuito al successo dell’iniziativa.

    A fine maggio una trentina di allievi con tre accompagnatori e una ventina di alpini della zona 5 hanno visitato il Forte Montecchio e il suo museo. Poi, in un pomeriggio caldo e afoso, i ragazzi hanno ripristinato e ripulito postazioni e trincee a picco sul lago insieme agli alpini di Dervio che hanno fornito materiali e supporto logistico. La sera è trascorsa in allegria e il pernottamento su brande e sacco a pelo in una camerata allestita nel salone dell’oratorio di Colico ha sugellato una bella amicizia tra i giovani ragazzi dell’Itis e le penne nere.

    La mattina i tre squilli di tromba hanno dato la sveglia all’alba, quindi l’alzabandiera e la corona per i Caduti di Colico. Purtroppo le avverse e proibitive condizioni meteo hanno cambiato il programma cancellando la prevista marcia in montagna, sostituita da un’escursione alle gallerie di mine a Verceia. Sotto un tendone del plesso sportivo messo a disposizione per il pranzo al sacco, con una pioggia battente e raffiche di vento, si è conclusa questa indimenticabile esperienza.

    I ragazzi, commossi e in silenzio, hanno ascoltato e capito le ragioni della nostra storia e le motivazioni che ci hanno spinto a promuovere questo progetto. Rimane la certezza che nei giovani ci siano ancora la volontà e il desiderio di conoscere e imparare dal passato per continuare a “fare memoria”.

    Roberto Dalla Valle