VALSESIANA – La penna ritrovata

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    Nella sede del Gruppo di Gattinara si è svolta una cerimonia insolita, resa possibile dalla collaborazione con il Gruppo di Romagnano Sesia, alla presenza dei Capigruppo Romeo Forti e Danilo Zambano. È stata infatti rimessa, sul cappello alpino dello scomparso capitano Angelo Rossi, la penna che era andata perduta molto tempo fa.

    Le cose sono andate così: durante la festa di Gruppo alla Torre delle Castelle a Gattinara, l’alpino Zambano si accorse che una signora aveva tra le mani un cappello alpino da ufficiale senza la penna. Terminata la cerimonia, insieme al Capogruppo di Gattinara, Forti, si fece raccontare dalla signora la storia di quel cappello, appartenuto al papà Angelo, capitano del battaglione Tirano, reduce dalla Campagna di Russia e attivista della Fondazione Don Gnocchi di Milano.

    Appena rientrato in Italia il Capitano fu ricoverato in un ospedale militare per le ferite e un inizio di congelamento ai piedi, e lì rivide la moglie, gattinarese doc. Purtroppo lasciò la consorte e i suoi tre figli a soli 52 anni e il cappello senza la penna è sempre rimasto a Gattinara fino alla morte della moglie avvenuta nel 2003. Finché la scorsa estate la figlia ha deciso di partecipare, con il cappello del papà, a una delle molte manifestazioni degli alpini. Il Capogruppo Zambano si è attivato e, dopo alcune ricerche, è riuscito a reperire tutto il necessario: penna e fregio.

    Con una cerimonia sobria è stato riconsegnato il cappello completo. La signora Lucilla, emozionata, ci ha assicurato che inizia ora una nuova vita per quel cappello: sarà tramandato ai nipoti perché venga sempre ricordato l’alpino che lo calzò e che dovette affrontare una ritirata carica di dolore, fatica e morte.