Valori, impegno, futuro

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    Che Gorizia fosse terra di alpini e di alpinità, lo dicevano la storia, i fatti, gli uomini. Ma, se ce ne fosse stato ancora bisogno, l’ha confermato il successo del grande Raduno Triveneto degli alpini e l’Adunata nazionale della brigata Julia, che si sono svolti proprio a Gorizia dal 17 al 19 giugno, con l’impeccabile organizzazione della locale Sezione Ana, a detta di tante penne nere a iniziare dal Presidente nazionale Sebastiano Favero.

     

    Una festa degli alpini e dei loro valori che ha toccato il capoluogo isontino in una data non casuale, quella che coincide con il centenario del primo ingresso delle truppe italiane in città, nella Grande Guerra. La riuscita dell’evento è testimoniata dai numeri: oltre 35mila presenze alla grande sfilata della domenica, e quasi 50mila considerando tutti gli eventi organizzati nel fine settimana, circa 20mila alpini in marcia nelle vie del centro a rappresentare le 29 Sezioni del 3º Raggruppamento (25 del Triveneto e 4 Sezioni all’estero: Nordica, Germania, Belgio e Lussemburgo).

    Ancora, i tantissimi alpini delle Sezioni Ana non appartenenti al 3º Raggruppamento, che hanno voluto omaggiare però l’Adunata della Julia, fortemente voluta dalla Sezione grazie al sostegno del comandante, generale Michele Risi. Ancor più che le cifre e le statistiche, a raccontare il successo del raduno sono stati i volti, i sorrisi e gli occhi luccicanti di una città intera, che ha abbracciato chi veniva da lontano, in uno spirito di amicizia e fratellanza che è quello proprio dell’alpinità. Gorizia si è presentata vestita a festa, colorata da migliaia e migliaia di bandiere, bandierine e stendardi tricolori e ha saputo accogliere il raduno con calore e compostezza allo stesso tempo. Non si sono infatti verificati incidenti o disordini, grazie anche allo sforzo dell’imponente macchina organizzativa spinta da centinaia di volontari, con la collaborazione delle forze dell’ordine, e coordinata dall’Ana di Gorizia.

    «Siamo andati oltre le più rosee aspettative – il commento soddisfatto del Presidente della Sezione Paolo Verdoliva – Dobbiamo dire un grazie sincero alla città e ai goriziani, che hanno accolto gli alpini con calore e partecipato davvero numerosi alla sfilata e più in generale a tutte le manifestazioni di questo memorabile Triveneto 2016. Un ringraziamento va inoltre alle istituzioni, dal Comune di Gorizia alla Regione Friuli Venezia Giulia, dalla Camera di Commercio di Gorizia alla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, per aver creduto in noi e averci supportato». Proprio Verdoliva, al termine dello sfilamento di domenica 19 giugno, ha passato la “stecca” al Presidente di Vicenza Luciano Cherobin: l’appuntamento tra un anno sarà infatti a Val di Chiampo.

    Le emozioni della tre giorni goriziana sono state molteplici. Quelle arrivate dalle mostre e dagli eventi già nelle settimane prima come tappe di avvicinamento alla manifestazione. Tra queste vale la pena di citare ad esempio la mostra “Julia… Nomine tanto firmissima. Alpini a Gorizia”, realizzata in collaborazione con l’Associazione “Isonzo” e la brigata Julia negli spazi del Museo di Santa Chiara a Gorizia o la mostra statica che la stessa Julia ha allestito nei tre giorni del raduno.

    Significative poi sono state le cerimonie della memoria che hanno visto la fiaccola del Centenario raggiungere i cimiteri e i Sacrari militari del Fronte dell’Isonzo, per ricordare i Caduti della Grande Guerra di tutti gli schieramenti, l’intitolazione di uno dei controviali dei Giardini Pubblici di Gorizia al maggiore Gennaro Sallustio e la Messa in ricordo dei Caduti nella chiesa di Sant’Ignazio. Perché proprio questo è stato il messaggio partito da Gorizia: rispetto per i valori del passato, impegno per la pace nel futuro.

    Marco Bisiach

    marco.bisiach@yahoo.it