Uno scrigno di tesori tutti da scoprire

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    di Tony Zermo


    Ragazzi, Catania vi aspetta. E sapete perch?Perch vi vuole offrire a maggio i suoi colori, la sua luminosit, il suo mare, le sue bellezze antiche come una bella donna che aspetta il principe venuto dalle brume del Nord…
    Scherzi a parte, noi siciliani siamo fregati dalla lontananza, perch altrimenti tra nebbia e smog sulle pianure lombarde quale migliore e pi eccitante approdo della Sicilia?Negli Stati Uniti la Florida e la California sono diventate ricche con il turismo interno, la Sicilia pur avendo lo stesso clima, pur avendo tutte le potenzialit per diventare l’isola delle vacanze, proprio a causa della lontananza non riuscita a decollare come si deve.
    E allora ben venga l’invasione degli alpini, che cos potranno apprezzare non solo le bellezze paesaggistiche e il tepore del sole di maggio ma anche la buona cucina siciliana, i cannoli di ricotta e la granita con la panna. La bellezza della vita fatta anche di queste piccole cose. Certo due o tre giornate non sono molte, ma bastano per capire come si vive quaggi, in questo cocktail di Europa e di Caraibi. Perch in due ore si pu percorrere l’autostrada Catania Palermo e passare tra campagne ben coltivate, e ammirare la rocca di Enna, il capoluogo pi alto d’Italia, e magari fare una deviazione verso due destinazioni di grande suggestione come la Valle dei Templi di Agrigento, che l’Unesco ha catalogato come ‘patrimonio dell’Umanit’. Oppure basta svicolare a destra, sotto Enna, per andare a visitare i mosaici romani della Villa del Casale, che non hanno nulla da invidiare a quelli di Pompei.
    Il fatto che la Sicilia uno scrigno, come passeggiare su un museo a cielo aperto.
    Mi capitato di vedere un folto gruppo di persone uscire da una viuzza del centro storico di Catania: incuriosito, sono andato nel posto da dove venivano (erano soci dell’Archeoclub) e ho scoperto che erano andate a vedere una chiesa paleocristiana venuta alla luce qualche giorno prima.
    Ci sono luoghi di grande bellezza pressoch sconosciuti, come anche quelli della costa tirrenica da Messina a Palermo. Questa la ‘Svizzera di Sicilia’ per i suoi boschi che costeggiano il mare di fronte alle Eolie. Le sette isolette, che si raggiungono in aliscafo da Milazzo, a 40 chilometri da Messina, sono delle perle, affollatissime d’estate, ma gradevolissime a maggio. Il fatto che la Sicilia non solo un’isola, ma un arcipelago contornato da splendide isole come le Pelagie davanti a Trapani, sulla costa occidentale.
    Sono tutti luoghi per viverci tutta la vita o per svernarci, ma anche qualche giornata basta per assaporarli e farvi venire la voglia di tornare.
    Se avessi soltanto un paio di giorni farei questo: la mattina presto andare sull’Etna, il pi grande vulcano attivo d’Europa, poi scendere verso mezzogiorno a visitare i palazzi barocchi del centro storico attorno a Piazza Duomo con il vicino Castello Ursino realizzato nel 1239 da Federico II di Svevia, pranzare in una delle decine di trattorie a base di buon pesce e di vino generoso e nel pomeriggio un salto a Taormina, la capitale del turismo siciliano, oppure a Siracusa. C’ solo l’imbarazzo della scelta, perch si trovano la prima a 35 chilometri verso Nord, e la seconda a 55 chilometri verso sud. Se scegliete Siracusa suggerirei una capatina verso l’ultimo lembo d’Europa, Capo Passero, dove c’ il passaggio dei tonni che arrivano nel Mediterraneo per prolificare e dove il mare un azzurro mantello di velluto in un silenzio magico da sembrare fuori dal mondo. Sulla spiaggetta di Capo Passero affittano pedal con cui si pu andare a fare il bagno nel vicino scoglio dove c’ una vecchia fortezza aragonese e dove una volta sino a pochissimi anni addietro c’era la pi vecchia tonnare del mondo. Pensate che ai tempi dei coloni greci i pescatori si mettevano sulla punta dello scoglio e infilzavano i tonni con delle lunghe aste. Poi le loro donne prendevano i tonni, li tagliavano su dei ‘piatti’ ricavati sugli stessi scogli, trituravano il pesce, ci mettevano delle spezie e facevano il ‘garum’, piatto prelibatissimo che poi per nave finiva sulle tavole dei ricchi romani.
    La prima giornata sarebbe piena di avvenimenti e di godimenti. Per la seconda giornata meglio un po’ di relax. Baster andare su una delle due grandi spiagge catanesi a fare il primo bagno di stagione. La sabbiosa Plaja sar certamente pi calda dell’altra, una sorta di spiaggione californiano dove stanno costruendo una serie di alberghi e di ristorantini. Gli alpini sarebbero i primi ad inaugurarlo.
    L’altra costa che porta ad Acitrezza tutta di scogli formati nei secoli dalle lave dell’Etna. L ci sono anche i Faraglioni che secondo la leggenda narrata da Omero sarebbero i macigni lanciati dall’accecato gigante Polifemo contro Ulisse e i suoi compagni in fuga sul mare. Acitrezza un posto piccolo e mitico con una serie di belle ville e di ristorantini.
    Dopo il bagno un bel pranzo ci vuole. Di sera bene intrupparsi nell’allegro caos del centro storico assieme a migliaia di giovani che ascoltano orchestrine e affollano i pub. Sar la conclusione pi lieta e divertente per un fantastico weekend siciliano.