“Uniti, come sempre”

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    Costruttiva e innovativa: sono gli aggettivi che più colgono il significato della riunione dei presidenti delle Sezioni Italia svoltasi al Palazzo delle Stelline domenica 17 novembre, a Milano. Un successo anche di presenze: 81 presidenti di Sezione su 81, oltre ai presidenti di Francia e Germania. Un plenum che non ha precedenti e che ha fatto onore alla relazione del presidente nazionale Sebastiano Favero ma ha anche dimostrato la determinazione e l’unità di quanti hanno la responsabilità della conduzione sul campo dell’Associazione nell’affrontare i problemi che il tempo presenta.

    Non a caso il presidente Favero, nel suo saluto, li ha chiamati “struttura portante della nostra Associazione” con i quali percorrere un tratto di strada proficuo e costruttivo, per il bene della nostra Associazione. Ha chiesto di avere un dialogo e un confronto franco e sincero, “all’alpina, per intenderci, con la certezza che alla fine sapremo fare sintesi e trovare le soluzioni migliori nell’interesse esclusivo della nostra Associazione”. Favero ha quindi sottoposto all’assemblea alcuni temi che ha definito cruciali per l’ANA.

    FUTURO ASSOCIATIVO – “Il tema va affrontato partendo dal lavoro svolto dal presidente Corrado Perona consultando le Sezioni. Il processo è dinamico – ha detto – e credo che dovremo avere il coraggio di guardare avanti, pensando oltre al recupero dei dormienti anche a un diverso inquadramento dei soci aggregati. E, se è possibile, anche a un ritorno per un periodo di servizio allo Stato di tutti i giovani, della durata di almeno tre-quattro mesi, per far comprendere loro l’appartenenza ad una identità nazionale dando un periodo della loro vita ad un servizio a favore degli altri. Il tutto per poter comprendere meglio le proprie aspirazioni e propensioni nei vari scenari della vita, che siano le forze armate o la Protezione Civile o qualsiasi altra forma di volontariato”.

    GRANDE GUERRA – Il presidente ha annunciato che alle ricorrenze della Grande Guerra, ormai prossime, sarà dedicato un incontro specifico e straordinario nel primo semestre del 2014.

    SICUREZZA E COPERTURA ASSICURATIVA – Ha quindi affrontato il tema della sicurezza sia per i volontari di Protezione Civile che per i volontari nelle altre attività associative, sollecitando anche il parere dei presidenti sezionali “e di quanti potranno essere sollecitati da voi, perché il nostro dev’essere un dialogo costante e costruttivo capace di produrre benefici all’Associazione”.

    TESSERAMENTO – I numeri sono ancora provvisori perché molte Sezioni chiudono il bilancio a fine anno, ma c’è un dato che Favero ha voluto anticipare per far comprendere quali siano le tendenze imposte dallo scorrere del tempo e dalla conseguente importanza della discussione sul futuro associativo che intende affrontare nel triennio del suo mandato. Al 31 ottobre di quest’anno i soci ‘andati avanti’ sono stati 12.343, un numero in crescita nella dinamica, che denuncia l’invecchiamento della nostra associazione. Di contro, un dato positivo: abbiamo recuperato 6.846 ‘dormienti’, grazie allo sforzo di tante Sezioni che si rivolgono ad un serbatoio potenziale che stabilisce il rapporto di uno a quattro fra alpini iscritti e non iscritti. Purtroppo il sistema del servizio VFP1 è tale da non garantire ricambi adeguati che non rispecchiano le indicazioni degli stessi giovani. Le domande di VFP1 nelle Truppe alpine sono circa quattro volte le necessità. Ebbene, completata la selezione, gli aspiranti sono inferiori alle effettive richieste dallo SME: vuol dire che il sistema di selezione non è corretto, “come ho avuto modo di rilevare con il capo di SME gen. Graziano nel nostro recente incontro, perché non tiene conto dei desiderata di quanti intendono far parte delle Truppe alpine”, ha concluso il presidente invitando tutti a pensare al futuro associativo che ormai incombe, come del resto suggeriva il past president Corrado Perona, prima che qualcun altro decida al posto nostro.

    COSTALOVARA – Sono in completamento i lavori della cucina e del sistema di riscaldamento che fra un mese sarà non più a gas ma con il teleriscaldamento e i costi saranno dimezzati. “In CDN – ha relazionato Favero – abbiamo ricostruito il percorso dal 2005 quando anziché alienarlo si decise di valorizzarlo. Su quella linea l’Associazione si è mossa con coerenza: l’idea che il Soggiorno possa essere un punto di riferimento per l’Associazione e, per gli associati, luogo per incontri di formazione anche a livello di singole Sezioni. Oggi – ha continuato – è necessario considerare come la struttura va gestita: “L’idea della cooperativa è utile e funzionale perché toglie dalla responsabilità diretta l’Associazione e dà una serie di agevolazioni, per esempio il recupero dell’Iva dagli acquisti e dagli investimenti”. “Però questa cooperativa ha bisogno di funzionare con l’aiuto e il contributo di tutti”, ha aggiunto Favero, annunciando che per poter portare il Soggiorno ad un buon regime di gestione è necessaria una figura professionale che sappia gestire l’organizzazione e la ricerca di tutto quanto occorre a Costalovara. Figura professionale che dal 2014 prenderà fisicamente corpo. L’altro aspetto – ha soggiunto – è la modifica dello Statuto con l’allargamento da 3 a 7 membri in consiglio direttivo della cooperativa, nominati direttamente dal Consiglio nazionale. È un segno della volontà di rilancio di Costalovara, anche in aiuto a quanti oggi si adoperano per il funzionamento del Soggiorno, e cioè il presidente della sezione di Bolzano Ferdinando Scafariello e le sue collaboratrici. Ci siamo dati un anno di tempo – ha annunciato Favero – per verificare se tutto camminerà nel verso giusto sotto ogni aspetto”.

    IL “PONTE DEGLI ALPINI PER L’AMICIZIA” – La proposta è venuta dai responsabili dell’amministrazione di Livenka (per noi Nikolajewka) per costruire un ponte su un corso d’acqua, uno dei due punti percorsi dai nostri soldati in ritirata. C’è stato un sopraluogo, cui ha partecipato anche Corrado Perona, ed un nuovo incontro in occasione del ventennale dell’asilo a Rossosch. In ottobre il consiglio nazionale ha deciso di avviare l’iniziativa, come riportato anche nel numero de L’Alpino di novembre. Il presidente ha voluto citare uno degli emblemi di Rossosch: Francesco Maioli, di Gavardo, sezione di Salò, il quale saputo della costruzione del ponte è stato il primo a mandare un contributo all’Associazione. “Oggi l’età non gli permette di partecipare ai lavori, ma ha voluto dare il proprio contributo. L’impegno dell’ANA sarà intorno ai 200mila euro, ma sarebbe opportuno che anche le Sezioni rispondano secondo le rispettive possibilità”. Ed ha riferito che in Russia c’è un movimento di “nostalgici” contrari ad ogni intervento esterno, anche su giornali compiacenti. “Non se la prendono con l’asilo, ovviamente, ma col nostro cappello: ebbene noi siamo sempre gli stessi, pronti e disponibili a capire ma anche a ribadire i nostri princìpi nel rispetto di tutti i Caduti, prima di tutti i nostri. Lo stesso titolo: “Ponte degli alpini per l’amicizia, è significativo”.

    MANIFESTAZIONI 2014 – “Il calendario nazionale del prossimo anno lo avete già. Una preghiera, la stessa che faceva anche il mio predecessore: in quelle date cercate – se è possibile – di non inserire manifestazioni sezionali e di gruppo. Questo rende più significativa la nostra cerimonia dove siamo presenti al massimo livello. Di riflesso, il comportamento: se non siamo in grado di organizzare un evento secondo i canoni del nostro cerimoniale, è meglio non fare nulla. I nostri momenti, come il saluto alla Bandiera, devono essere momenti in cui siamo sicuri che chi ci è attorno partecipa con noi con pari dignità. A questo aspetto il prossimo CDN di dicembre porrà delle precisazioni nella Libretta, specificando anche i ruoli del cerimoniere: se la cerimonia è nazionale sarà coordinata e seguita dal cerimoniere nazionale, in caso di manifestazioni sezionali dovranno essere coordinate e guidate dal rispettivo cerimoniere”.

    Il vice presidente nazionale Nino Geronazzo, presidente del COA, il Comitato organizzatore dell’Adunata, ha relazionato sullo stato della preparazione dell’Adunata a Pordenone. Sono già state predisposte le aree da campeggio, per gli alloggiamenti collettivi, per i camper. Ottimi anche i collegamenti fra le varie zone e il centro e l’organizzazione dei bus navetta. Va detto anche che Pordenone non è una metropoli: dalla immediata periferia al centro il percorso a piedi si aggira sui 15 minuti. Per quanto riguarda i cori e le fanfare, per i primi ci sono cento siti a disposizione per i concerti e per le fanfare quaranta; l’intendimento è quello di far cantare e suonare tutti i complessi corali e musicali. Saranno 750 i servizi igienici, sia ad acqua che chimici. Come sempre ci sarà l’annullo postale e anche a Pordenone la Cittadella degli Alpini che ha sempre avuto una grande affluenza di visitatori. Geronazzo ha rilevato un sempre maggior interesse degli sponsor, nazionali e locali, tanto da suggerire ai presidenti di cercare adesioni anche in occasione di manifestazioni locali per coprire una parte dei costi. La conferenza stampa dell’Adunata si svolgerà il 10 aprile. Infine, una raccomandazione sui trabiccoli e gli incidenti che hanno provocato e che possono provocare: Geronazzo ha comunicato che, d’intesa con il prefetto, sarà adottata la mano pesante: uomo avvisato…

    Il tesoriere Gianbattista Stoppani ha quindi parlato degli adempimenti amministrativi e fiscali, trattati nella speciale libretta che era stata consegnata all’inizio della assemblea a tutti i presidenti di Sezione, ed ha quindi informato sugli adempimenti relativi alle polizze assicurative di infortuni e RC per i volontari di Protezione Civile e su alcuni proposte formulate al CDN dalla Commissione fiscale associativa.

    Il vice presidente vicario Adriano Crugnola ha espresso solidarietà ai due marò detenuti in India per la cui liberazione si sarebbe svolta una manifestazione sabato 23 novembre a Roma. Passando all’argomento “Logo ANA”, Crugnola ha affermato che è molto richiesto dalle aziende ma l’uso – a differenza di quello di Sezioni e di Gruppi – è strettamente regolato dalla Servizi ANA. Infine l’adesione anche quest’anno alla raccolta del Banco Alimentare e l’annuncio che su una guglia del Duomo è stata posta una statua di don Gnocchi. Poi il nutrito intervento da parte dei presidenti.

    Ha iniziato Giancarlo Sosello (Val Susa, ma anche referente del 1° Raggruppamento) che ha chiesto delucidazioni sul modello EAS e l’aspetto assicurativo e normativo relativo alle attività, in particolare di P.C. Luigi Boffi (Milano) ha chiesto istruzioni sulle autonomie delle Sezioni e dei Gruppi ed ha affermato la necessità che quanto deciso dalla Sede Nazionale sia conseguentemente rispettato. Ha parlato dei rapporti con Assoarma, “presenzialista, ma poco operativa”. Quanto alla sua domanda se per la Messa di Natale in Duomo fosse necessario il cerimoniere nazionale, Favero ha risposto che finora è stata organizzata bene dalla Sezione e non c’è motivo per cambiare. Anche Fabio Ortolani (Trieste) si è detto scettico sui rapporti con Assoarma, che a Trieste non vorrebbe iniziative di singole associazioni e che organizzerà la Giornata degli esuli per lunedì 10 febbraio. La sezione ANA terrà la cerimonia domenica 9. Infine ha annunciato la nascita di movimenti separatisti che “vorrebbero un territorio libero sul modello di Montecarlo”. Sul sistema di prenotazione alberghiera per la partecipazione all’Adunata il presidente della sezione Massa Carrara-Alpi Apuane Alessandro Rolla ha chiesto una maggiore elasticità delle agenzie incaricate. Le quali purtroppo si adeguano al mercato, ha osservato Gian Luigi Ravera (Casale Monferrato) che ha proposto un convegno dei presidenti anche a Costalovara, per poter disporre di tempi più lunghi; infine una richiesta: una maggiore visibilità dei presidenti di Sezione alla cerimonia del sabato sera dell’Adunata. Un “grido di dolore” è venuto dal presidente di Cremona Carlo Fracassi, in difesa dei cori: “A Bolzano il concerto ufficiale è stato eseguito dall’orchestra Haydn!”, ed ha spezzato una lancia a favore dei cori delle brigate, che sono parte della storia dell’Associazione. La soddisfazione del dibattito a tutto campo in corso, come peraltro aveva auspicato lo stesso presidente nazionale, è stata espressa dal presidente della sezione di Padova Lino Rizzi, affermando che “finalmente abbiamo avuto risposte ai nostri quesiti su tanti temi quali il logo, l’autonomia di Sezioni e Gruppi, “Assoarma” pur manifestando le sue perplessità sull’adesione a questa associazione. Il consigliere nazionale Ettore Superina, presidente della Commissione Manifestazioni nazionali e SON, ha chiesto volontari per il Servizio d’ordine nazionale. “L’età media degli attuali componenti si sta fatalmente alzando: servono giovani rincalzi!”. Infine ha suggerito l’eventualità che sia l’ANA Onlus a costituire un’agenzia per le prenotazioni all’Adunata. Infine Mauro Azzi (Parma) si è detto convinto che l’autonomia di Sezioni e Gruppi comporta assunzione di responsabilità ma si è chiesto qual è il contrappeso in termini di unità dell’Associazione.

    Il presidente Favero ha ringraziato i presidenti per il contributo ai lavori. “Ho colto con grande soddisfazione lo spirito di partecipazione e di condivisione”. E ha ribadito: “Noi siamo una cosa sola, e dobbiamo pensare e lavorare in questo senso. Non ci sono ‘quelli di Milano’ e le Sezioni e i Gruppi, siamo – ha proseguito scandendo le parole – una cosa sola. Dobbiamo lavorare assieme. Non c’è contrapposizione assoluta, dobbiamo essere un Corpo unico come siamo sempre stati, come ci ha insegnato la montagna, perché se siamo insieme arriviamo in cima, altrimenti non andremo da nessuna parte”. Ha continuato dicendo che il momento è impegnativo ma con l’aiuto di tutti i consiglieri nazionali e in primis con i presidenti di Sezione, questa Associazione potrà guardare al futuro con serenità. Dovremo però confrontarci anche avendo posizioni diverse ma alla fine dovremo trovare una sintesi che faccia tesoro di tutte le posizioni e che permetta di andare avanti. Sono di poche parole e sono abituato a fare, e se non faccio mi tiro da parte.

    Mi rendo conto che non si può fare tutto in un giorno, che è necessario riflettere, che quello che vorresti fare subito lo devi condividere, perché come è avvenuto oggi, vengono suggerite osservazioni e indicazioni utili per costruire assieme”. Ha poi risposto ai vari interventi. Per quanto riguarda Assoarma ha chiarito che non siamo associati ma uditori. Ed ha ricordato che in occasione delle iniziative per il mantenimento della leva l’ANA è rimasta isolata rispetto alle altre, inerti, associazioni d’Arma. “La visione che noi abbiamo, nei confronti degli associati e della società è diversa da quella di Assoarma, che discute argomenti quali la percentuale di agevolazione negli alberghi e il riconoscimento a chi va in pensione di un contributo aggiuntivo. Se poi si pensa che il presidente di Assoarma ha anche l’auto blu a Roma, allora sempre più mi convinco che noi non siamo Assoarma”.

    Si è poi rivolto a Ortolani presidente della sezione di Trieste, confermandogli che alla Giornata del ricordo presenzierà con il Labaro. A proposito dei movimenti anti-italiani ha ricordato con sdegno che anche in Trentino esistono spinte estremiste e che un deputato – deputato italiano! – ha definito traditore Cesare Battisti. “Lo dico già adesso – ha replicato ancora Favero – che uno dei grandi obiettivi che dovremo porci per il centenario della Grande Guerra sarà andare a ribadire proprio su quelle località la nostra forza e determinazione. Questo dovrà essere l’impegno fino al 2018, ed è fondamentale per ribadire che è inaccettabile che assumano poi queste posizioni.

    Rispondendo a Superina sul problema dell’agenzia di prenotazione: stiamo tentando di trovare un accordo anche se non sarà facile, ha aggiunto che per i ricambi del SON solleciterà le Sezioni a segnalare nominativi. Infine la proposta di Ravera di trovarsi a Costalovara: dovremo tener conto delle distanze e ha poi espresso condivisione a Fracassi per la partecipazione dei cori delle brigate all’Adunata. Infine sull’autonomia delle Sezioni e dei Gruppi trattata da Azzi, Favero ha detto che l’argomento dovrà essere trattato dall’assemblea dei Delegati, anche se per intanto se ne interesserà il CDN. Da ultimo, Crugnola ha riferito dell’ospedale da campo: “Siamo stati allertati. Per il momento è partita una piccola unità della Regione Marche, noi stiamo valutando la possibilità di un intervento successivo su livelli che saranno valutati”.

    Giangaspare Basile

    UN QUESTIONARIO SULL’ADUNATA NAZIONALE

    Dopo il successo dell’Adunata nazionale di Piacenza sono state intraprese alcune attività per approfondire degli aspetti peculiari di una grande manifestazione qual è l’Adunata. Su iniziativa dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e in collaborazione con l’amministrazione comunale della città, è stato presentato all’Associazione un progetto di indagine e di analisi che ha lo scopo di misurare l’impatto economico, sociale e culturale dell’Adunata e di analizzare i valori e il rapporto degli alpini con le istituzioni.

    L’Associazione ha aderito volentieri all’iniziativa soprattutto perché è utile e interessante dare una dimensione agli effetti che l’Adunata nazionale produce sul territorio. Il risultato permetterà anche di avere degli elementi oggettivi a sostegno della nostra più grande manifestazione. Le Sezioni e alcuni Gruppi verranno quindi coinvolti nell’indagine che sarà effettuata per mezzo di un questionario che è stato distribuito alle Sezioni in occasione della riunione dei presidenti e che verrà da queste passato ai rispettivi Gruppi. Si prevede di chiudere questa attività con la presentazione dei risultati nella primavera del 2014.