Una sola preghiera

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    Reduce da una cerimonia funebre di un nostro alpino “andato avanti” e solita discussione, con gli amici del Gruppo, su quale preghiera recitare alla fine del rito: la “Preghiera dell’Alpino” o la “Preghiera dell’Alpino andato avanti”. Anni addietro, la Sezione di Trento aveva distribuito un piccolo pieghevole su quattro mini-pagine, con in copertina la foto di don Onorio Spada, mitico nostro cappellano, mentre celebra l’eucaristia su un altare di ghiaccio; nelle due paginette centrali è riportata la “Preghiera dell’Alpino” ufficiale, mentre l’ultima pagina è occupata dalla preghiera per “l’Alpino andato avanti”. Il perché, ci era stato spiegato allora, è che la prima si deve usare nelle Messe delle cerimonie ufficiali, mentre per i riti funebri, davanti al feretro, è liturgicamente più corretta quella per “l’Alpino andato avanti”.

    Giancarlo Angelini, Riva del Garda

    Amico caro, esiste una sola Preghiera dell’Alpino e recitarla durante una liturgia funebre non è solo pregare per il defunto (tutta la liturgia è finalizzata a questo), ma ricordare che quell’amico appartiene a una storia, ad un patrimonio culturale, ad una precisa tradizione.