Un’impennata di orgoglio alpino

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    “Li ho sempre visti così gli alpini… mai reduci: la loro vita in uniforme era prosecuzione della vita quotidiana in campagna. Magari cambiava il colore del pelo del mulo, ma sempre vita grama era. Fatica a falciare il grano, fatica a scavare trincee. Quelli erano veramente cittadini-soldati: più degli eroi omerici, più degli enfants de la Patrie; quelli erano una proiezione diretta delle società entro il modello critico e feroce della guerra”.

    Sono le parole di saluto di Luigi Sappa, presidente della Provincia di Imperia e, come capita raramente sulla bocca dei nostri reggitori della cosa pubblica, tracciano un profilo esemplare e per certi versi nostalgico del mito costruito sulla fatica, la tenacia, le sofferenze di cui la storia ha riempito lo zaino delle penne nere. Imperia, città di mare, immersa nell’ultima calura del sole settembrino, con il porto strapieno di barche da diporto e lussuosissimi yacht, ha accolto gli alpini del primo raggruppamento con un entusiasmo inimmaginabile in gente riservata e schiva come sono i liguri, abituati a scrutare superfici piatte piuttosto che diritte pareti.

    Il programma predisposto dalla Sezione guidata con tanta discrezione ma mano ferma da Vincenzo Daprelà era fitto di momenti e iniziative significativi come i concorsi: gli alpini dal 1872 protagonisti della storia sia in pace che in guerra, il concorso per le scuole elementari e medie della provincia di Imperia, oltre a quattro dipinti ad olio su grandi pannelli, m. 1,5×2, realizzati dalla locale Scuola d’Arte.

    Dopo le riunioni dei presidenti di Sezione e del Centro Studi tenutesi in mattinata, di cui si riferisce in queste pagine, alle 15, in piazza della Stazione di Imperia, deposizione di una corona davanti alla lapide del 1° Reggimento Alpini, presente il sindaco Paolo Strescino, tanti colleghi, autorità civili e militari, picchetto armato e fanfara. A seguire ammassamento in zona Calata Anselmi in attesa dell’arrivo dal mare del Labaro, scortato dal vice presidente nazionale Luigi Bertino e da una decina di consiglieri ANA. Con una motovedetta della Guardia Costiera, guardata a vista da un natante dei carabinieri, il massimo simbolo associativo ha fatto il suo ingresso nell’ampio porto, accolto da una folla entusiasta che si assiepava in ogni angolo del lungomare.

    Quando in un attimo di sosta è stata gettata in mare una corona in memoria dei Caduti è esploso un lungo applauso e poco dopo sulle note del Trentatré si è formato lo schieramento. Gonfaloni, vessilli, gagliardetti, la banda degli amici Chasseurs Alpins, autorità, tantissimi alpini, sotto un sole che esaltava gli ultimi scampoli dell’estate la sfilata si è snodata lungo le vie di porto Maurizio tra due ali di folla entusiasta fino a raggiungere piazza Duomo, non prima che due marinai consegnassero al presidente Daprelà una ciambella di salvataggio della fregata “Alpino”, recentemente andato in disarmo. La città addobbata con gusto e tanti tricolori sembrava trasformata. Ad un bambino felicemente sorpreso da un’inaspettata invasione di tanti cappelli con la penna nera la mamma prontamente disse: “Sono belli gli alpini!”.

    Davanti alla maestosa cattedrale, con la piazza colma di gente, mentre il grande schermo trasmetteva la cerimonia dell’alzabandiera e la deposizione di una corona al Sacrario di Col di Nava, si sono succeduti numerosi interventi da parte di autorità regionali e provinciali, tutti molto coinvolgenti. Il sindaco Strescino, tracciando un percorso storico della città, un tempo a vocazione agricola, ora industriale e turistica, ha ricordato i tanti alpini liguri che hanno scritto pagine leggendarie della nostra storia. Il gen. Bellacicco, che in un certo senso giocava in casa per aver trascorso la sua giovinezza ad Imperia, ha parlato degli alpini di oggi: “Professionisti moderni che promuovono la sicurezza nelle aree di instabilità. Sanno rischiare e operare con grande perizia”.

    Ha auspicato un sempre più stretto legame tra alpini in armi ed in congedo. Il presidente della sezione di Imperia, Daprelà, visibilmente toccato dalla presenza di tanti alpini, autorità, cittadini ha ringraziato quanti, al suo fianco, hanno lavorato con dedizione all’organizzazione dell’evento. Il vice presidente nazionale Bertino, nel portare il saluto del presidente Perona e del Consiglio Direttivo Nazionale, ha evidenziato come il ruolo dell’ANA nella società civile diventi sempre più incisivo per iniziative e per i valori che propone come punto di riferimento.

    La Messa celebrata dall’arcivescovo mons. Oliveri ha visto il duomo riempito all’inverosimile di fedeli. In serata, presso la prestigiosa sede dell’azienda F.lli Carli, da un secolo un riferimento prestigioso nel settore oleario, signorilmente accolti dal dottor Carlo, alpino, combattente della seconda guerra mondiale e da sua moglie, donna Carla, cena di gala per oltre centocinquanta ospiti in un salone dominato dal Tricolore e da bellissime gigantografie del miglior repertorio alpino. Olio, vini ed altre specialità culinarie di gran pregio, neanche a dirlo, firmate Carli. A seguire, in diverse piazze della città “notti bianche” animate da fanfare, cori e l’immancabile allegria che gli alpini si portano addosso come una divisa e che sanno trasmettere ovunque essi vadano.

    Domenica, ammassamento in zona “Ex Ferriere”, con i reduci, un po’ frastornati da quella marea di gente ma felici, a salutare dalle camionette il presidente nazionale Corrado Perona, un po’ reduce anche lui dalle sue trasferte per le sezioni. Tanti gonfaloni, labari e soprattutto tanti alpini. La sfilata di poco meno di tre ore, ordinata e per certi versi impeccabile, ha visto marciare con la più bella gioventù “del Piemonte e dell’Italia” anche la fanfara degli Chasseurs Alpins e parecchi commilitoni dall’ampio basco bianco e nero, a sancire una ritrovata fratellanza e a confermare che le montagne uniscono.

    In tribuna con le autorità anche alcuni reduci di Russia e tra questi Cenci e Alberti a ricordare gli oltre ottantamila commilitoni meno fortunati di loro. Tra le Sezioni che hanno fatto la parte del leone, ovviamente Torino, con il nuovo presidente Gianfranco Revello e una marea di alpini che non finiva mai; ma non hanno scherzato nemmeno Val Susa, Pinerolo e tante altre presenti in forza e compatte. La grande tradizione alpina del primo raggruppamento ha avuto la sua impennata di orgoglio, in una cornice che non poteva essere più suggestiva.

    v.b.

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    I presidenti del 1° rgpt. si confrontano

    A far da prologo al 14° raduno del 1° raggruppamento di Imperia è stata la riunione dei presidenti delle sezioni della Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria e Francia che, sabato 10 settembre, è stata convocata nell’elegante Auditorium dell’oleificio Fratelli Carli. Il referente del raggruppamento Giancarlo Sosello ha aperto i lavori ringraziando la Fratelli Carli per l’ospitalità salutando, poi, i consiglieri nazionali e i presidenti sezionali. Dopo la nomina del segretario, ha preso la parola il sindaco di Imperia Paolo Strescino, che ha definito entusiasmante l’esperienza di lavoro vissuta a fianco della sezione di Imperia condivisa con l’assessore alpino Emilio Broccoletti e a quanti hanno voluto partecipare all’onere organizzativo, ha concluso dicendo che in città c’è grande attenzione e rispetto per quanto hanno fatto gli alpini.

    È seguito il saluto del presidente sezionale Enzo Daprelà, che ha illustrato il programma del raduno soffermandosi sulle fasi più delicate dalla cerimonia protocollare dalla vigilia alla sfilata del giorno conclusivo. Il vice presidente nazionale vicario Sebastiano Favero ha portato i saluti del presidente nazionale, Corrado Perona dopo aver salutato il vice presidente Luigi Bertino e il direttore de L’Alpino, Vittorio Brunello e ha ringraziato gli alpini e il presidente della sezione di Imperia per l’organizzazione del raduno. Ha espresso la preoccupazione per il futuro associativo rimarcando che l’ANA è sì un’Associazione d’arma ma che può sperare nel futuro solo portando avanti l’impegno nella solidarietà. Parlando poi del rifugio Contrin ha detto che può considerarsi concluso anche grazie al determinante apporto della Provincia di Trento.

    “L’altro grande impegno: Costalovara. Anche lì sono stati fatti molti lavori; da definire c’è ancora qualche dettaglio, dopodiché anche questa struttura sarà funzionante, tanto da ospitare la prossima riunione dei presidenti sezionali”. Favero ha comunicato poi, che accompagnato dai membri della commissione Lino Chies e Luigi Sala, è stato a Rossosch per attivare i rapporti con la nuova amministrazione in vista, nel 2013, del 70° della Ritirata di Russia e del ventennale della costruzione dell’asilo, trovando la collaborazione dei giovani russi che, proprio nello stesso anno, commemoreranno l’anniversario di fondazione della città. Ha terminato facendo il punto sul progetto “Una casa per Luca”, i cui lavori inizieranno fra breve in modo da essere consegnata per il prossimo mese di aprile e descrivendo infine la grande volontà che anima Luca Barisonzi.

    Poi una breve quanto gradita interruzione, perché è venuto a portare il suo saluto ai presidenti il Cavaliere del Lavoro Carlo Carli, alpino e reduce di Russia, lungamente applaudito. I lavori sono quindi ripresi con la relazione del responsabile della Protezione civile Bruno Pavese che ha illustrato alcune convenzioni che saranno più specificatamente trattate nella prossima riunione di raggruppamento. Giancarlo Sosello ha parlato sulla situazione in Val Susa dopo le note vicende legate alla linea ferroviaria ad alta velocità.

    L’argomento ha suscitato diverse reazioni e dato seguito ad un acceso scambio di opinioni. Sulla prossima riunione dei presidenti a Costalovara sono state fatte alcune valutazioni ed espresse perplessità sulla prassi che ha portato alla scelta della località. Gian Mario Gervasoni, presidente della Sezione di Savona, ha avanzato la candidatura della propria città come sede di una delle prossime Adunate nazionali, dichiarando che presenterà la brochure in febbraio alla riunione dei presidenti del 1° raggruppamento.

    È stato, quindi, presentato Mauro Buttigliero, nuovo rappresentante dei giovani il quale ha dichiarato quanto i giovani debbano essere presi in considerazione, perché sono quelli che servono ai presidenti e non viceversa. Ha concluso la serie degli argomenti il problema delle spese postali, con l’illustrazione di diverse soluzioni proposte, tra gli altri, dai presidenti di Asti, Blengio e di Ivrea, Barmasse, e la decisione di fissare un incontro con i responsabili delle Poste italiane nella sede competente per la zona di Torino. A riunione conclusa è seguito un buffet a base di prodotti tipici, gentilmente offerto dalla ditta Fratelli Carli, cui hanno partecipato anche gli addetti al Centro Studi che si erano incontrati presso la Biblioteca civica comunale. (e.d.)


    Centro Studi: interscambio di idee e iniziative con le Sezioni e i Gruppi

    In occasione del Raduno a Imperia si è svolta la riunione dei referenti del Centro Studi del raggruppamento. L’incontro, come quelli che si terranno prossimamente anche negli altri raggruppamenti, si inserisce in una nuova impostazione data all’organizzazione del Centro Studi ANA che vuole un sempre più intenso collegamento tra le attività dei Gruppi e delle Sezioni con quelle del Centro Studi, attraverso una sorta di rete. L’idea, lanciata in occasione dell’incontro a livello nazionale dei referenti a Conegliano trova dunque una concretizzazione.

    Ad Imperia, in una sala della biblioteca civica, erano rappresentate 14 sezioni, e quindi, purtroppo, 10 sono risultate assenti. Dopo i saluti del vice presidente della sezione di Imperia, il consigliere nazionale Adriano Crugnola, componente della Commissione Centro Studi, si è soffermato sugli scopi e sulle finalità dell’incontro. Ha preso poi la parola Marco Fulcheri, vice presidente della sezione di Biella e referente per i musei del 1° raggruppamento che ha parlato della fervente attività di talune Sezioni e del continuo scambio di esperienze indispensabile alla realizzazione di ambiziosi progetti. Il vice presidente nazionale Luigi Bertino ha focalizzato il suo intervento sull’importanza che ha assunto il Centro Studi all’interno dell’Associazione e suggerito come Sezioni e Gruppi debbano rispondere positivamente alle varie attività.

    Ha inoltre ricordato il progetto “Una casa per Luca”. Infine Luca Geronutti, componente esterno della Commissione, ha illustrato le attività finora svolte e quelle future relative alle biblioteche ANA. Il dibattito è stato interessante e ha visto l’intervento di molti referenti sezionali che hanno spaziato sui diversi progetti in essere del Centro Studi; in modo particolare si è parlato delle attività fatte o previste nelle scuole, sottolineando l’efficacia del supporto dato dal dvd “Ma chi sono questi alpini?” realizzato dal Centro Studi a cura di Gianluca Marchesi.

    Diverse idee scaturite dall’incontro costituiranno spunti di analisi per la programmazione delle prossime attività. La riunione si è conclusa con un arrivederci al prossimo appuntamento a livello nazionale dei referenti del Centro Studi.