Un grazie ad Angelo, lungo 22 anni

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    Alla fine del mese di novembre Angelo Greppi ha lasciato il posto di segretario della Protezione civile associativa. Ogni giorno ha montato la guardia nel suo ufficio, davanti ai telefoni, alle radiotrasmittenti, ai quadri degli organigrammi dei nostri volontari. Imperturbabile anche nelle emergenze, grazie alla sua lunga esperienza e grande conoscenza, è sempre stato un riferimento sicuro e preciso in ogni circostanza.

    Alpino classe 1924, l’8 settembre 1943 lo colse a Bolzano, al 4º reggimento genio, ove era giunto da qualche mese: seguì la sorte di migliaia di nostri soldati nei campi di prigionia: trentasei mesi, prima in Germania e quindi in Polonia. Fu liberato dalle truppe sovietiche, che lo trattennero per un altro anno, considerandolo come tante altre migliaia un nemico.

    Ciò non gli ha impedito di andare a lavorare a Rossosch, nel 1992 93, per costruire l’asilo Sorriso Venne a lavorare alla Sede nazionale nell’ottobre del 1983. Dopo 22 anni vuole godersi un meritato riposo, fare il nonno e bisnonno e stare vicino alle figlie trasferitesi fuori Milano ( dovrei fare troppa strada per venire in sede, due ore di andata, altre due per tornare indietro, con questo traffico ).

    Il consiglio Direttivo Nazionale, durante la seduta del 19 scorso, gli ha tributato un lungo applauso. Lui ha ringraziato, poi è tornato al suo tavolo e ha ripreso a lavorare. Vecchia scuola. Grazie, Angelo, anche per l’aiuto che hai dato a noi della redazione nel riportare la cronaca di tanti interventi dei nostri volontari. E per questi 22 anni. Auguri di una serena pensione.