Un fraterno saluto

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    Cari alpini, è con una forte emozione che vi mando questo mio primo caloroso e fraterno saluto. Innanzitutto un grazie dal cuore, credo interpretando anche il vostro pensiero, a chi mi ha preceduto, a Corrado Perona con cui ho avuto modo di condividere i sei anni della mia presenza in CDN. Ne ho apprezzato le doti umane, il grande attaccamento ai nostri valori e la capacità di saper comunicare e trasmettere i sentimenti che scaturivano dal profondo del suo animo.

    Sarà certamente ancora con noi in modo discreto e attento come da sua indole e sarà per me un valido aiuto a camminare sicuro nel solco dei nostri valori e delle nostre tradizioni, in particolare in questa fase di avvio. Con lui voglio ricordare e salutare anche gli altri past-president ancora con noi. Beppe Parazzini, che ha presieduto da par suo la nostra ultima assemblea nazionale dei delegati e Nardo Caprioli, cui mi lega quella “entusiastica operazione Sorriso” a Rossosch, della quale quest’anno ricorre il ventennale. Vi aspetto numerosi il ventuno settembre prossimo in terra di Russia, anche per ricordare il settantesimo della tragica Campagna e della ritirata.

    Non posso però non rendere omaggio ad un altro past-president, Vittorio Trentini, “andato avanti” pochi giorni fa il 15 maggio scorso alla bella età di 101 anni, e che ho potuto salutare nel suo ultimo viaggio verso il Paradiso di Cantore proprio il sabato precedente la mia nomina.

    L’onore delle armi va a Cesare Lavizzari mio concorrente alla presidenza, con l’augurio di una fattiva collaborazione nell’interesse della nostra Associazione. La grande fiducia che mi avete concesso sarà certamente di sprone ed aiuto nel caricarmi in spalla questo zaino pesante ma allo stesso tempo gratificante.

    Non voglio in questo mio primo intervento dilungarmi nel presentarvi in dettaglio quanto mi propongo di attuare, con la vostra fattiva collaborazione, nel corso del mio mandato. Di questo avremo modo di parlarne più avanti, cammin facendo. Per ora mi basta dirvi che opererò in continuità con i valori tramandati dall’ANA sull’esempio di chi mi ha preceduto, nel dialogo con le nostre Sezioni, nell’attenzione a tutte le nostre specificità, nella cura dei rapporti sia all’interno che all’esterno dell’Associazione e nel continuare l’approfondimento sul futuro associativo. Tutto questo nel rispetto del nostro Statuto e con l’aiuto dei membri del CDN e del nostro personale che anticipatamente ringrazio.

    Un pensiero va al momento difficile che attraversa la nostra Italia, dovuto non solo alla crisi economica, ma anche al decadimento etico-morale. Continuiamo, cari alpini, ad impegnarci per essere faro e guida con l’esempio e la difesa dei nostri valori tra cui il senso del dovere, il sacrificio, l’onestà ed il volontariato gratuito. Quanto sarebbe utile ai nostri giovani un po’ di “gavetta”, per poter apprendere il senso civico di un impegno sociale a favore della Patria comune e dei suoi cittadini. Un saluto particolare ai nostri reduci, per noi esempio inestimabile, agli alpini in armi e per loro al comandante delle truppe alpine gen. Alberto Primicerj, cui mi lega stima ed amicizia, ai nostri soci delle Sezioni all’estero con cui ho condiviso l’esperienza da emigrante in terra australiana.

    Infine, un commosso e riverente ricordo agli alpini “andati avanti” e, tra loro, permettetemi di ricordare lo zio Bortolo Busnardo che mi ha incamminato sugli autentici valori dell’alpinità. Infine, come neo presidente nazionale di tutti gli alpini, un abbraccio ai nostri soci garantendo, nei limiti delle mie capacità, il più totale impegno nel fare ed operare nell’esclusivo interesse dell’ANA. Il vostro presidente,

    Sebastiano Favero