Un cippo in ricordo dei Caduti di Forcella V

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    Alla presenza di numerose autorità civili, di una nutrita rappresentanza delle associazioni combattentistiche e d’arma e di una delegazione della Croce Nera della Stiria, si è svolta la cerimonia d’inaugurazione del cippo in ricordo dei Caduti di Forcella V, della Marmolada. Dopo l’intervento del generale di Corpo d’armata Fulvio Meozzi, comandante delle Truppe alpine dal 1987 al 1989, che ha ricordato i fatti d’armi che videro il 26 settembre 1917 i 15 fanti del 51 e 52 reggimento della brigata Cacciatori delle Alpi , tutti originari di Perugia, perire a seguito dell’esplosione di una mina austriaca, hanno fatto il loro ingresso nella zona della cerimonia, prossima alla stazione della funivia di Serauta, i gonfaloni dei Comuni di Rocca Pietore (Belluno) e di Perugia.

    Lo scoprimento e la benedizione del cippo in ricordo dei 15 Caduti è avvenuto al termine della santa messa celebrata dal cappellano militare capo delle Truppe alpine don Gianpaolo Manenti. Gli onori durante la cerimonia sono stati resi da un picchetto del 7ºreggimento alpini di Belluno e dalla fanfara della brigata alpina Julia. La fanfara, prima della salita in funivia, ha tenuto un breve concerto del proprio repertorio presso la stazione della funivia di Malga Ciapela.

    Dopo la benedizione del cippo e la deposizione di una corona d’alloro in onore dei Caduti, hanno preso, la parola i sindaci di Rocca Pietore e di Perugia, nonchè il vice comandante delle Truppe alpine generale di divisione Alberto Primicerj. L’alto ufficiale nel proprio intervento ha posto l’accento sull’importanza della cerimonia che ha tolto dall’anonimato i quindici Caduti della Forcella V. Ha inoltre ricordato il rilievo che riveste la memoria dei Caduti per le giovani generazioni di militari impiegati oggi nelle numerose missioni di pace nei teatri operativi internazionali.