Tutta la vita a piedi

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    La storia del Novecento vissuta da un alpino, attraverso le due guerre e i rispettivi dopoguerra.

    DI ANGELA IDA VILLA

     

     

     

    È un ragazzo del ’99 il protagonista di Tutta la vita a piedi, il romanzo di Giuseppe Farinelli . Non ha ancora vent’anni quando lo scoppio della Grande Guerra lo chiama alle armi. Luca Petruccelli, varesino di Cadegliano Viconago, nato sui monti al confine con la Svizzera, viene allora arruolato come alpino nella 87ª compagnia dell’eroico battaglione Monte Cervino.
    La tragica disfatta del 4 dicembre 1917 lo risparmia. La Provvidenza si materializza per lui nella mano di un vecchio alpino che gli fa da schermo col suo corpo. Ed ha appena visto cadere il capitano e gli altri ragazzi del battaglione mentre cercavano di superare la selletta tra Monte Miela e Monte Fior.
    Vent’anni o poco più: battaglione Monte Cervino pronto a passare di là con tutti i ragazzi. Per passare dalla vita alla morte basta il crepitio delle mitragliatrici .
    Ferito ad una gamba, Luca subisce la sorte dei prigionieri: dalla degenza all’ospedale militare austriaco di Bolzano alla deportazione nel campo di concentramento di Braunau.
    Qui lo sorprende la liberazione. Risparmiato non sa perché dalla morte in guerra, adesso non sa più riabituarsi a vivere. E allora Luca Petruccelli, che non aveva potuto essere un eroe nemmeno in guerra ( Ha combattuto per molto tempo? . Un giorno . Un giorno?Ma un giorno da leone, immagino . No, un giorno da pecora ), vivrà da anti eroe il resto della sua esistenza.
    Maestro di scuola elementare nell’alto Varesotto del dopoguerra, la condizione esistenziale di chi vive tutta la vita a piedi lo accompagnerà attraverso la storia del Novecento, dal fascismo, alla resistenza, all’avvento della liberazione. Luca Petruccelli è uno che vive faticosamente perché l’impatto con la vita gli provoca disagio ( Tu il mondo non sei capace di digerirlo o lo digerisci male ).
    Ma quella sua vita a piedi lui l’affronta con la fierezza, l’indipendenza e la caparbietà dell’alpino che era stato e che nell’animo continuava ad essere (non a caso durante la seconda Guerra Mondiale egli soffre per il destino della grande divisione Julia). È la forza e la tenacia di chi ha il coraggio di continuare a camminare malgrado tutto, anche quando sarebbe più facile fermarsi e lasciarsi morire. E quando, alla fine della sua esistenza terrena, settantenne morirà d’infarto, morirà da alpino, in mezzo agli alpini, al raduno dell’ottobre 1973 al sacrario monumentale di Redipuglia.
    Luca Petruccelli è un diverso, un outsider. Taciturno, solitario, isolato, perfino strambo, vede però la vita e gli eventi della storia del Novecento che gli scorrono

     

    accanto con altri occhi. Camminare a piedi ha un vantaggio: ci si può ermare per guardarsi in giro. E Luca Petruccelli appunto guarda la vita che gli pulsa intorno attraverso le lenti della poesia e dell’umorismo: la sua diversità è la sua utenticità.
    È uno che ha il senso della poesia come bellezza e della bellezza come umanità e verità. Così riesce a farsi sembrare meno squallida perfino la guerra.
    ( Le stelle in cielo non ti sembrano in fila?Ogni stella è un alpino ed io sono il capitano. E vado e vado, finché incontro il generale, quella stella gialla che ha i gradi ).
    E se nel dopoguerra non rimane soffocato dal peso della quotidianità è perché prende la quotidianità con umorismo scanzonato e bohémien, con l’humor realistico della strada lombarda. L’umorismo diventa oltretutto la sua arma di ribellione sulla strada dell’autenticità negli anni del fascismo. In apparenza Luca è un allineato al regime. Di fatto ne è un sabotatore. Ed è con l’arma del grottesco che egli deforma e ridicolizza le attestazioni di fanatismo zelante ed opportunista,
    raggiungendo effetti particolarmente esilaranti nelle schermaglie del V e del VI capitolo.

     

    Giuseppe Farinelli è ordinario di Storia della Letteratura Italiana Contemporanea e direttore dell’Istituto di Italianistica all’Università Cattolica di Milano Angela Villa è ricercatrice all’Istituto di Italianistica della stessa Università.

     

     

     

     

    Giuseppe Farinelli
    TUTTA LA VITA A PIEDI
    pagg. 268 euro 13,00
    Nino Aragno Editore
    e mail:
    aragno.editore@brainy.it
    Per ordinativi telefonare: 0172.813258.