Mai senza il mio cappello

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    A settembre si è svolto il nostro 80º di fondazione della sezione ANA di Gorizia. Purtroppo il giorno della sfilata non ho potuto presentarmi perchè non avevo più trovato il mio cappello al termine di un concerto di cori. Stanco, amareggiato e triste mi sono chiuso in un dolore profondo che non ho voluto condividere nè con mia moglie nè con il mio capogruppo nè con il mio presidente. Senza il mio cappello non mi sarei mostrato a nessuno. La mia assenza, la mattina di domenica, fu subito notata e il telefono prese a squillare. No grazie dissi a tutti gli alpini che mi chiamavano un altro cappello non è la stessa cosa. Anzi,
    vi prego di non pensare ad uno di ripiego. Mi sentirei un altro. Debole e
    anonimo .
    Per fortuna la triste novella ha avuto un lieto fine. Nel pomeriggio di domenica
    mi riportarono il mio cappello (recuperato da un dipendente del teatro): un cappello semplice, unico e riconoscibile: una penna, la nappina blu, il brevetto militare di paracadutismo italiano e quello americano. La medaglia dell’ultima adunata. Il mio cappello della gloriosa compagnia alpini paracadutisti Monte Cervino.


    Giovanni Messineo Fogliano Redipuglia


    Tutto è bene quello che finisce bene: ma per togliere anche noi dall’angoscia
    ti prego, munisci di sottogola il tuo cappello: non stuzzichiamo troppo la fortuna.