Un folto gruppo di escursionisti, rappresentanze dei Kaisersch tzen arrivate dall’Austria e numerosi alpini provenienti dai Gruppi del Trentino e del Veneto, si sono ritrovati domenica 23 agosto sull’altopiano di Vezzena, in Trentino, per celebrare il 1º anniversario della ricostruzione della chiesa dedicata a Santa Zita. La cerimonia, aperta dall’alzabandiera italiano, austriaco ed europeo, è proseguita con la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai Caduti.
Un momento di particolare commozione si è avuto con l’esecuzione del Silenzio italiano e austriaco, a ricordo di tutti i Caduti dei vari fronti. Erano presenti il presidente della sezione ANA di Trento Giuseppe Demattè, il generale Carlo Frigo, comandante regionale dell’Esercito e il Baumgartener Hauptmann del II Kaisersch tzenregiment di Innsbruck. Il presidente Demattè, nel suo intervento, ha rimarcato l’impegno degli alpini nel sostenere e difendere i valori della pace.
Ha inoltre sottolineato il significato del lavoro svolto dagli alpini e dai volontari che hanno ricostruito la chiesa di Santa Zita costruita nel 1917 dai soldati austroungarici e andata distrutta negli anni Cinquanta quale simbolo di pace e fratellanza fra gli uomini. Sono seguiti gli interventi di saluto di Georg Eineder di Vienna, promotore della ricostruzione e della signora Spielmann di Innsbruck, madrina della campana donata dagli austriaci. La ricorrenza dell’anniversario di ricostruzione si è conclusa con la S. Messa celebrata dal cappellano della sezione mons. Augusto Covi e da don Carlo Hoffmann.
Pubblicato sul numero di novembre 2009 de L’Alpino.