TORINO A Feletto commemorati i Caduti senza croce

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    Fondato nel 1969, il gruppo di Feletto si è sempre impegnato in opere sociali. Ricordiamo, fra le tante, l’annuale invio di aiuti per un orfanotrofio di Embu e un ospedale a Charia, entrambi in Kenya. Quest’anno il monumento all’Alpino e al Tricolore di Feletto, inaugurato nel 1987, è stato affiancato dal nuovo cippo per i Caduti senza Croce. Le cerimonie, aperte il venerdì sera dal coro ANA Alpin dal Rosa , sono continuate la domenica coinvolgendo l’amministrazione comunale, i bambini delle scuole elementari e la popolazione felettese.

    Il momento centrale della giornata è stato l’interramento di una cassetta contenente le ampolle donate dall’Opera Nazionale Caduti senza Croce contenenti: terra di combattimenti, sabbia di deserto e acqua di mare, assieme alle piastrine dei 31 dispersi chiamati uno per uno all’appello. Hanno partecipato associazioni militari e civili, 48 gruppi alpini con i gagliardetti e il vessillo delle sezioni di Torino con il presidente Giorgio Chiosso e di Ivrea. Hanno concelebrato la Messa e benedetto il cippo il parroco di Feletto don Pastore, il vescovo mons.

    De Bernardi e il ten. col. degli alpini don Ribero. Durante il pranzo sono state conferite le targhe con l’immagine del cippo alle autorità civili e religiose, agli 8 soci del gruppo di Feletto reduci della seconda guerra mondiale: Michele Bonomo classe 1919, Giuseppe Chiado Cutin classe 1916, Francesco Salassa classe 1923, Mario Bocchino classe 1913, Pietro Calza classe 1922, Isidoro Mautino classe 1919, Giuseppe Barca classe 1923 e Rua Giorgio classe 1921, e a due alpini iscritti al gruppo di Settimo, Giovanni Vautero, classe 1929, e Pier Luigi Franzino, classe 1929.

    Pubblicato sul numero di dicembre 2009 de L’Alpino.