Ci risiamo con la Preghiera dell’Alpino. Ma quando finisce questa storia? Possibile che questo problema esista solo nella provincia di Treviso? Forse i sacerdoti trevigiani seguono un altro culto o un altro Vangelo che è diverso dal resto d’Italia?
Eppure personalmente per motivi di servizio per portare il vessillo della Sezione di Asti nelle varie manifestazioni del Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, escluse le curie di Treviso e Vittorio Veneto, non ho mai riscontrato di problemi per la nostra preghiera, anzi i celebranti e presenti ascoltano in silenzio e devotamente, tanto più che è una preghiera rivolta a nostro Signore e alla Madonna. Tutti i credenti rivolgono suppliche e preghiere e le preghiere sono preghiere non insulti e tanto meno dichiarazioni di guerre contro altre religioni, ebrei, musulmani, protestanti, induisti, e buddisti, anche loro hanno le loro preghiere che recitano senza veti da parte di chi non segue il loro rito con buona pace di tutti.
Lorenzo Durante, Gruppo di Castelletto Merli, Sezione di Asti
Fintanto che si perde tempo sulle parole della Preghiera dell’Alpino, si evita di guardare in faccia i problemi ben più seri della Chiesa, a cominciare da quelli che rallentano o impediscono la diffusione del Vangelo e che non dipendono certo dagli alpini.