Articolo di tipo Articolo pubblicato nel numero di Gennaio 2019 dell’Alpino
Lo scorso 23 novembre il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento ha ospitato la conferenza “Valori e organizzazione nella realizzazione di un grande evento. Il caso dell’Adunata degli Alpini 2018”. Nel corso dell’incontro sono stati presentati i primi risultati di un’indagine sociologica sui grandi eventi che ha utilizzato come caso di studio l’Adunata nazionale degli alpini, svoltasi a Trento dall’11 al 13 maggio 2018.
Hanno partecipato alla presentazione il Presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, il sindaco di Trento Alessandro Andreatta, il Presidente del Comitato Organizzatore Adunata Renato Genovese, il Presidente della Sezione Ana di Trento Maurizio Pinamonti e Alfonsino Ercole, vice Presidente vicario dell’Associazione. Attualmente lo studio dei grandi eventi è affrontato prevalentemente sotto alcune ottiche specifiche, quali ad esempio la comunicazione, la progettazione e l’impatto economico e ambientale.
Nonostante questi ambiti siano rilevanti, pari attenzione deve essere riservata ai valori sottostanti la realizzazione di un grande evento, valori che l’organizzazione mira a trasmettere e condividere con il pubblico e la comunità ospitante. Un grande evento, infatti, non ha solo portata turistica e/o ludica, ma è partecipato anche in base ai significati valoriali di cui si fa promotore: si pensi ad esempio allo sviluppo sostenibile e alla sicurezza alimentare promossi da Expo Milano 2015 o ai XIII Giochi Olimpici Invernali di Pyeongchang 2018 in cui il valore della pace ha assunto un ruolo di primo piano, contribuendo al disgelo fra le due Coree. Partendo da questi presupposti, l’indagine intendeva studiare i valori sottostanti all’Ana e alla realizzazione dell’evento Adunata.
Per comprendere questi temi la ricerca ha attraversato tre fasi empiriche; inizialmente sono state raccolte le narrazioni di 43 membri del Comitato Organizzatore dell’Adunata al fine di comprendere le loro esperienze in relazione all’organizzazione dell’evento. Una seconda fase della ricerca si è concretizzata attraverso un ampio lavoro di osservazione sul campo, condotto durante tutte le giornate e le notti dell’Adunata. Infine, a un mese dal termine dell’evento, si è proceduto alla rilevazione di 310 questionari somministrati ai cittadini di Trento per rilevare le loro percezioni e opinioni sull’Ana e sull’evento Adunata (quest’ultima fase è tutt’ora in corso di svolgimento al fine di aumentare la numerosità del campione). I risultati sono stati presentati dall’ideatrice e coordinatrice della ricerca, dott.ssa Albertina Pretto, e da sei suoi collaboratori.
Secondo i cittadini intervistati l’Ana si fa portatrice più di valori civili (per l’82% dei rispondenti) che di valori militari (54%); in particolare, l’Associazione è vista come un’organizzazione che promuove la memoria collettiva e il ricordo del passato storico nazionale nell’83% dei casi, ma soprattutto promuove il volontariato e la solidarietà (86%). Per quanto riguarda l’organizzazione dell’evento e la percezione da parte della popolazione, alcuni risultati sembrano confermare l’idea che la macchina organizzativa abbia funzionato molto bene, tanto che l’88% degli intervistati ha dichiarato di essersi sentito al sicuro durante la manifestazione, nonostante il grande affollamento e gli attentati alle linee ferroviarie.
Che questo evento abbia avuto un impatto positivo sulla cittadinanza ce lo rivelano anche l’80% degli intervistati che sarebbero favorevoli a ospitare nuovamente l’Adunata a Trento. I risultati definitivi della ricerca, saranno disponibili in un volume che sarà pubblicato nel corso del 2019.
Antonella Lombardi e Fabio Panceri