Solenne rientro del 7 a Feltre dopo la missione di pace in Bosnia

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    In piazza Isola il cambio di comando tra il col. Epifanio e il col.Rossi Nei giorni precedenti una delegazione ANA aveva raggiunto Sarajevo per assistere all’avvicendamento con l’8 reggimento Alpini.

     

    Festa grande a Feltre per il ritorno del 7 reggimento Alpini dalla terra di Bosnia, dopo una difficile missione durata quattro mesi. A Sarajevo ha ricevuto il cambio dall’8 reggimento Alpini comandato dal col. Lenzini, nel corso di una semplice e austera cerimonia alla presenza del comandante delle Truppe alpine ten. generale Roberto Scaranari, il comandante dela Julia brig. generale Pierluigi Campregher e una delegazione giunta da Feltre.
    Era composta dal presidente della sezione nonch vice presidente nazionale Carlo Balestra, dal sindaco Gianvittore Vaccari e dal presidente della Provincia Oscar De Bona.
    Avete confermato che la fiducia riposta in voi era ben meritata ha detto il generale Scaranari parlando agli alpini schierati nel piazzale della caserma Tito e che le nostre istituzioni possono fare pieno affidamento sulla vostra professionalit anche per operazioni molto impegnative come quella appena conclusa.
    Dopo aver vissuto questa esperienza esaltante ha concluso Scaranari vi accingete a far ritorno tra le braccia dei vostri cari per un meritato periodo di riposo. Sappiate godere appieno dei momenti di gioia che vi attendono, siate orgogliosi di quanto avete fatto per il nome dell’Italia e per il contributo che avete fornito alla crescita della credibilit della nostra Nazione in ambito internazionale.
    Tornate a Feltre, dove vi attendono i vostri commilitoni e la cittadinanza che ha voluto esprimere il desiderio di riabbracciarvi presto.
    E Feltre imbandierata ha accolto la sfilata del reggimento. Imponente la presenza della nostra Associazione, con una ventina di presidenti di sezione con vessilli e oltre cento gagliardetti: sono stati la degna cornice al ritorno del reggimento pi caro di questa terra veneta.
    Apriva la sfilata la Fanfara della brigata alpina Julia, nella quale il Feltre inquadrato, poi la Bandiera di Guerra del reggimento, infine gli alpini in armi e quelli in congedo.
    Lungo il percorso, applausi dalla gente affacciata alle finestre imbandierate e quella raccolta sui marciapiedi; gli alunni delle scuole elementari hanno fatto sventolare centinaia di bandierine tricolori. In piazza Isola sono stati resi gli onori
    alla Bandiera di Guerra e al nostro Labaro nazionale scortato dal presidente Beppe Parazzini, i vice presidenti Carlo Balestra e Vittorio Costa, i consiglieri nazionali Lucio Vadori, Fioravante Piccin, Vittorio Brunello, Dante Soravito De Franceschi.
    Sulla tribuna avevano preso posto le massime autorit della provincia: il prefetto, il questore, il presidente della Provincia, il sindaco, i comandanti provinciali dei Carabineri, la Guardia di Finanza, la Polizia, il Corpo Forestale e dei Vigili del fuoco.
    Alla presenza del brigadier generale Pierluigi Campregher avvenuto il cambio di comando fra il colonnello Luigi Roberto Epifanio e il col. Gianfranco Rossi. Il col. Epifanio, che durante il suo soggiorno a Feltre si guadagnato la stima di tutti e l’affetto degli alpini, con la cui sezione ha collaborato in modo esemplare: basti pensare che la sezione guidata da Balestra ha semplicemente adottato gli alpini volontari, V.F.A e a ferma breve, in special modo quelli delle regioni meridionali. I risultati non si sono fatti attendere: i genitori di questi alpini scrivono spesso in sezione, per ringraziare gli alpini in congedo di aver fatto trovare una seconda famiglia ai loro figli.
    Per tornare alla cerimonia, si conclusa con un breve discorso del col. Epifanio, che ha tracciato un consuntivo della brillante attivit del reggimento al suo comando. Parole di saluto al comandante che lascia e al col. Rossi (per lui un ritorno a Feltre, dopo il servizio di prima nomina) sono state espresse dal sindaco, che ha elogiato l’opera degli alpini nelle loro frequenti missioni all’estero, durante le quali danno l’immagine migliore del nostro Paese.
    Il generale Campregher ha chiuso gli interventi affermando il successo dell’Operazione Joint forge a Sarajevo, con l’assenza totale di violenza in un territorio che fu invece devastato dall’odio e dalla guerra. E’ il miglior risultato al quale tendono gli interventi dei nostri soldati.
    Conclusa la parte ufficiale, stata festa, sotto e attorno il tendone allestito con prodigalit dagli alpini del gruppo di Villabruna.