Soldati di montagna

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    Da parecchi anni sono un amico degli alpini e da dieci anni sfilo alle Adunate nazionali con la Sezione Gran Bretagna, come scorta della bandiera del Regno Unito, e ho avuto la possibilità di capire di persona quanto fossero diversi gli alpini dagli altri soldati che avevo conosciuto. 

    Ad Innsbruck ho potuto conoscere i rappresentanti degli Ifms di altri dieci Paesi e già dal primo giorno che ero con loro ho capito che anche i loro soldati della montagna hanno gli stessi valori degli alpini. All’inizio mi sono chiesto perché ma in poco tempo ho capito che il grande pregio dei soldati della montagna è che loro provengono da un ambiente sovente difficile che non perdona errori e quando arriva il momento che scelgono di arruolarsi il loro carattere è già stato plasmato e sono diventati uomini anche se sono molto giovani. Inoltre in montagna uno si sente parte di una grande famiglia e tutti aiutano quelli che hanno bisogno, non perché è un dovere imposto ma perché è un dovere innato che diventa un piacere perché tutti sanno che non sono soli. Sono certo che questo è uno dei motivi principali che spiega perché gli alpini sono sempre pronti ad aiutare il prossimo senza chiedere mai niente e ho percepito lo stesso spirito nei soldati della montagna di tutti gli altri Paesi presenti al congresso degli Ifms. È stato un privilegio poter passare tre giorni con i soldati della montagna di undici Paesi e malgrado fossimo in pochi si respirava la stessa aria che si respira alle Adunate degli alpini.

    Michael Drewitt, Sona (Verona)

    L’ambiente ha certamente il potere di incidere sulla formazione delle persone, poi è lo spirito di Corpo a smussare gli spigoli, che non sono assenti neppure negli abitanti tra le cime.