Slalom d’oro per Belingheri

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    Quella di Roccaraso è stata una meravigliosa festa dello sport, con 320 atleti provenienti da 37 Sezioni, oltre ad una rappresentanza del 9° Alpini de L’Aquila. Il 47° Campionato nazionale ANA di slalom gigante, svoltosi il 23 e 24 marzo, è stato soprattutto una splendida occasione di aggregazione e divertimento.

    Due giornate di sole e commenti positivi, non solo per la preparazione delle piste, ma anche per l’ospitalità, l’organizzazione, la bellezza dei luoghi e una coinvolgente cerimonia d’apertura iniziata al monumento all’Alpino, con alzabandiera, fiaccolata, deposizione della corona, saluti delle autorità, benedizione del parroco e con il passaggio di un elicottero che ha lanciato bandierine tricolori con la scritta “W gli alpini”.

    Tra le personalità presenti c’erano Onorio Miotto che, in qualità di presidente della Commissione Sport dell’ANA, ha aperto ufficialmente la manifestazione, il consigliere nazionale Giorgio Sonzogni, il sindaco alpino di Roccaraso Francesco Di Donato e tante autorità civili militari e religiose. Lo stesso Di Donato ha partecipato alla gara, classificandosi al quarto posto nella categoria Master A2.

    Alla cerimonia di deposizione della corona al monumento dei Caduti – curata dal generale Ugo Falcone – è seguita, in un’atmosfera straordinaria, un’applaudita sfilata per il centro del paese; quindi Francesca Passalacqua e Tonino Di Carlo, referente nazionale per lo Sport del 4° Raggruppamento, hanno presentato al pubblico la manifestazione sportiva: un momento vivacizzato dai fuochi d’artificio e dalle note della Fanfara alpina della sezione Abruzzi che la sera si è esibita anche in un concerto in piazza, prima di una coinvolgente festa allietata da un coro alpino. La Fanfara è salita sulle piste anche il giorno seguente per accompagnare atleti e spettatori in una mattinata di sole e di sport indimenticabile con grande soddisfazione della sezione Abruzzi e del suo presidente Giovanni Natale.

    La gara, sotto la supervisione del coordinatore della Commissione Sport dell’ANA Daniele Peli, è stata divisa in due percorsi differenziati. Nonostante la giornata di sole intenso, la preparazione delle piste e le condizioni della neve erano buone e hanno permesso il regolare svolgimento delle gare, dando la possibilità anche ai concorrenti con i pettorali più alti di esprimere al meglio le proprie potenzialità. Stefano Belingheri della sezione di Bergamo si è laureato campione nazionale con il miglior tempo assoluto. Ottime anche le prestazioni di Daniel Bellardini della sezione di Brescia e Roberto Siorpaes della sezione Cadore, che si sono imposti rispettivamente nelle categorie Senior e Master A4. Tutti e tre erano già presenti nell’albo d’oro dei campioni assoluti ANA avendo vinto in edizioni passate.

    Nelle altre categorie i vincitori sono stati Antonio Beccari della sezione di Trento (Master A2), Cristian Monti della sezione di Cadore (Master A3), Bruno Zanet della sezione di Trento (Master A5), Massimo Baio della sezione di Lecco (Master B6), Sergio De Paoli della sezione di Trento (Master B7), Nadir De Rocco della sezione di Belluno (Master B8), Vittorio Enrico Ravaschio della sezione Valdostana (Master B9) e Celestino Pallaoro della sezione di Trento (Master B10-B11). Tra i militari primo posto per Giuseppe Di Rocco del 9° Alpini de L’Aquila, mentre nella categoria degli aggregati si sono imposti Nicolò Fisco (Abruzzi), roccolano che difendeva i colori di casa e Gianpaolo Ghini della sezione di Modena.

    Il Trofeo Ugo Merlini per la classifica a squadre è stato vinto dalla sezione di Trento, davanti a quelle di Bergamo e Belluno, collezionando così il quattordicesimo trofeo, staccando la Sezione orobica di una lunghezza. A Luigi Insalaco di Varese, classe 1932, è andato il trofeo Calisto Del Castello come atleta più anziano della gara. Alle personalità che sono intervenute alla manifestazione e ai primi classificati di ogni categoria è stata consegnata una preziosa spilla raffigurante un fiocco di neve con cappello alpino. L’opera è stata realizzata a mano dal maestro orafo di Roccaraso Franco Coccopalmeri su disegno dell’alpino di Roccaraso cap. magg. Sandro Di Vitto.

    Sul palco delle autorità, allestito in piazza Leone, è salito anche il caporal maggiore scelto Simone D’Orazio, eroe di Roccaraso, ferito in Afghanistan nel 2011 durante un conflitto a fuoco nel quale è stato ucciso il caporal maggiore David Tobini del 183° reggimento paracadutisti “Nembo” di Pistoia. Il gruppo alpini di Roccaraso, guidato da Vincenzo Bucci, ha organizzato il campionato in collaborazione con il presidente della commissione sportiva sezionale Tonino di Carlo che ha avuto il merito di aver portato questa manifestazione per la prima volta in Abruzzo. È stato organizzato al meglio ogni dettaglio, ottenendo l’unanime plauso dei partecipanti e del comitato organizzatore formato dall’ANA, dal Comune di Roccaraso, dal comprensorio sciistico Roccaraso-Aremogna, dal consorzio turistico Skipass Alto Sangro, dalla Scuola Sci Free Ski, dallo Sci Club Roccaraso, dalla delegazione del-l’Aquila della Croce Rossa e da Soccorso Alpino, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia, Corpo Forestale dello Stato.

    È appena il caso di ricordare come Roccaraso, ridente località sull’Appennino abruzzese, ha avuto un lungo legame con gli alpini. Già nel periodo tra le due guerre è stata spesso sede delle esercitazioni dei campi d’addestramento, sia d’estate, che d’inverno sulla neve, nella parte alta del paese, tanto da far rinominare quella zona Campetto degli Alpini. Inoltre, i gruppi locali di Roccaraso e della frazione Pietransieri sono molto attivi, in particolare con le celebrazioni in ricordo della seconda guerra mondiale a cui il territorio è tristemente legato: l’esercito tedesco in ritirata si attestò sui monti della zona, facendo di Roccaraso un caposaldo della Linea Gustav.

    Nel novembre del 1943, prima di riprendere la ritirata e abbandonare l’area, i soldati minarono l’intero paese, facendo saltare in aria tutti gli edifici. A ricordo di tutte le vittime del secondo conflitto mondiale fu eretto il Sacrario ai Caduti senza Croce sul monte Zurrone, un monumento con una croce che si staglia sull’orizzonte del paese e dove ogni anno l’ultima domenica di giugno si celebra la Giornata del Ricordo. Un atroce e indelebile segno fu lasciato anche sulla frazione, Pietransieri, dove furono trucidate 128 persone tra i casolari della località dei Limmari, tragico avvenimento che valse al Comune di Roccaraso la Medaglia d’Oro al Valore Militare e che viene ricordato ogni anno il 20 e il 21 novembre con una fiaccolata e altre commemorazioni nel sacrario delle vittime situato nel centro abitato.

    Andrea Del Castello

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