I CANI IN GUERRA

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    Il cane amico. Il cane nemico. È l’eterna storia dell’animale che più di ogni altro ha vissuto e vive con l’uomo. Animale da compagnia, compagno di caccia, sicuro e fedele custode domestico ma anche terribile avversario del nemico. Le prime testimonianze risalgono al VII millennio avanti Cristo: in una grotta, 40 chilometri a sud-est del Cairo, sono state scoperte incisioni di uomini che cacciano con l’arco e con i cani impiegati, si suppone, per snidare le prede. E poi, cani gettati in battaglia, come sono raffigurati sulla tomba del faraone Tutankhamon, 1350 a.C. Mongoli, cinesi, turchi e normanni, assiri e greci se ne servirono per sgominare gli avversari nelle battaglie in campo aperto. Dopo 40 secoli di storia, il cane “da guerra” non c’è più, sostituito dal cane “in” guerra. Furono migliaia nel primo conflitto mondiale, usati come portaordini, porta munizioni, porta rancio, per saggiare campi minati o sorvegliare prigionieri. Ma ci sono anche modi più nobili di ricorrere al miglior amico dell’uomo. La nostra Associazione ha una dozzina di squadre cinofile: in Abruzzo hanno salvato terremotati rimasti sepolti sotto le macerie.
    GIOVANNI TODARO

    I CANI IN GUERRA – Da Tutankhamon a Bin Laden

    Pagg. 435 con 119 immagini – euro 28 Alberto Perdisa Editore – Ozzano nell’Emilia (BO). Tel. 051/790186 – www.gruppoperdisaeditore.it