Servizio civile e Associazione Nazionale Alpini

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    Una intervista rilasciata dal ministro Carlo Giovanardi.

    La legge 64/2001 ha istituito il servizio civile nazionale che dovrebbe arruolare quest’anno 9mila volontari, ma nel 2005 dovrebbero essere almeno 60mila. La previsione è del ministro per i Rapporti con il Parlamento e delega per il Servizio civile nazionale l’on. Carlo Giovanardi.
    Il ministro in un’intervista al Corriere della Sera ha ricordato che nel 2001 sono state ben 64.056 le domande di giovani obiettori di coscienza che hanno preferito scegliere questo servizio alla leva ancora obbligatoria prevista fino al 2007.
    Tuttavia, più volte esponenti del governo hanno affermato che questo obbligo cesserà sin dal 2005, cioè fra due anni. Significa che, quando la leva non ci sarà più, non ci saranno neanche gli obiettori di coscienza, intesi come giovani che rifiutano il servizio militare preferendo essere destinati ad incarichi civili. Ai giovani saranno aperte due strade di servizio volontario: arruolarsi per un anno nell’Esercito (che per i VFA, in special modo alpini, prevede anche missioni internazionali umanitarie) o svolgere il servizio civile in associazioni, enti e istituzioni senza fini di lucro che svolgono attività a favore el prossimo. Lo stesso ministro iovanardi ha affermato che dagli nti di assistenza e di volontariato ‘anno scorso sono state avanzate ichieste per quasi 86mila volontari.
    Per far quadrare i conti fra offerta e domanda di volontari il governo pensa incentivi, che si suppone dovrebbero comunque interessare anche coloro che scelgono il servizio mlitare, non fosse altro per bilanciare l’importanza dell’impegno, l’uno e l’altro ugualmente utili al Paese.
    Lo stesso ministro Giovanardi, a proposito di associazioni che svolgono volontariato ha fatto riferimento all’Associazione Nazionale Alpini. E’ attivissima nel campo della solidarietà ha affermato ma con la progressiva diminuzione del numero di alpini in servizio rischia di sparire .
    Ed ha avanzato l’ipotesi che i giovani che fanno il servizio civile nell’ambito della Protezione civile dell’ANA possano acquisire i titoli affinché, finito il servizio, sia loro possibile iscriversi alla nostra Associazione.
    Non è una buona idea? , ha concluso il ministro. Il presidente nazionale Beppe Parazzini ha commentato che si tratta di una proposta che, pur considerata con la cautela tipica dei montanari, merita attenzione, anche perché darebbe ai giovani la possibilità di lavorare a fianco degli alpini e di assimilarne i valori, quali la solidarietà e il rispetto per le istituzioni . Questo è un compito che finora è stato assolto dal servizio di leva, in particolare per quanto riguarda le Truppe alpine , ha detto ancora il presidente. Ma, una volta sospesa la leva, se la protezione civile dell’ANA fosse adeguatamente coinvolta e strutturata per questo servizio potremmo valutare in seno al Consiglio direttivo nazionale la possibilità di essere utili al nostro Paese, così come stiamo facendo con i nostri iscritti delle sezioni e dei gruppi e particolarmente con i volontari alpini inseriti nei nostri quattro raggruppamenti di Protezione civile .