SALO' Capovalle in festa per la 53 adunata sezionale

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    Capovalle in festa per la 53ª adunata sezionale La 53ª adunata sezionale della sezione Monte Suello di Salò si è svolta quest’anno a Capovalle, in alta Valle Sabbia, un grazioso paesino di alta montagna, a mille metri di quota. La gente di montagna ha accolto gli alpini della Monte Suello come meglio non poteva: l’entusiasmo e la simpatia nei nostri confronti era visibile a cominciare dal paese interamente addobbato dal Tricolore, dalla presenza di tante persone al passaggio degli alpini e dalla cortesia del primo cittadino del piccolo comune montano che ci ha accolto a braccia aperte.

    Un’invasione di circa 3.000 persone tra alpini e loro familiari, una delle più numerose degli ultimi anni. Merito degli alpini del gruppo di Capovalle, guidati da Flavio Lombardi, che hanno approntato un ottimo programma per i due giorni della manifestazione sezionale. Il sabato pomeriggio si è dato inizio con la sfilata per le strade di Zumiè, accompagnati dalla fanfara alpina di Salò, e con l’alzabandiera. Alla sera il coro Valchiese di Storo ha eseguito dei canti alpini in tre località diverse del paese. Il clou si è avuto domenica, con la sfilata alla quale erano presenti i vessilli delle sezioni di Brescia, Vallecamonica, Cremona, Asiago e Pordenone, ed il Gruppo di Prata di Pordenone gemellato con Capovalle.

    Numerose le autorità presenti: diversi ufficiali alpini vicini alla nostra sezione, due dei quali originari della nostra terra, e la prima alpina della nostra sezione, il caporale Erica Neboli di Sopraponte; alcuni sindaci alpini, il presidente della Comunità Montana di Valle Sabbia, l’assessore Prignachi in rappresentanza della Provincia di Brescia. Presente il vice presidente nazionale vicario dell’A.N.A Vittorio Brunello, il quale, nel discorso ufficiale ha ricordato i due comandamenti che guidano l’A.N.A.: ricordare e aiutare. Nel tempo in cui si tende a monetizzare tutto, gli alpini sono un esempio di cosa significano solidarietà e impegno disinteressato, specie a favore delle comunità, dove gli alpini stessi si trovano a vivere.

    Al riguardo ha ricordato il milione e passa di ore di lavoro che si evince dal Libro Verde della Solidarietà. Specie nelle zone montane è insostituibile il ruolo degli alpini, in particolare nella cura dell’ambiente, con opere di prevenzione come la pulizia dei boschi e dei sentieri o di intervento in caso d’incendio. Anche il sindaco di Capovalle, Osvaldo Graziotti, visibilmente emozionato, dopo aver ringraziato tutti, ha rimarcato come gli alpini siano importanti nei piccoli paesi montani come il suo e siano portatori di autentici valori, ma soprattutto del rispetto per tutte le persone.

    Durante la S. Messa nella parrocchiale è stato ricordato il 25º anniversario dell’ordinazione sacerdotale del cappellano don Diego Gabusi, al quale la sezione ha donato un’effigie della Madonna. Da rimarcare la presenza di diversi gruppi accampati nelle tende installate dalla nostra Protezione Civile e altri con le proprie, che hanno permesso la permanenza di tanti alpini fino a tarda notte, tra suoni della fanfara e canti.

    Cesare Fumana