ROMA A Leonessa un grande raduno

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    Festa grande a Leonessa, in provincia di Rieti, con migliaia di penne nere toscane, marchigiane, abruzzesi, laziali e del sud Italia, preannunciata da un mese da una penna nera gigante che campeggiava sul verde prato di ingresso alla città. È stata una giornata indimenticabile, quella del raduno sezionale, organizzato anche per sancire il gemellaggio tra i quattro gruppi che si onorano di avere il nome della loro città inciso sullo stemma del battaglione L’Aquila dal dannunziano motto: D’Aquila Penne, Ugne di Leonessa .

    Nasce così l’idea del gemellaggio alpino tra i gruppi di L’Aquila, Penne, Orsogna (che una volta si chiamava Ugne) e Leonessa, coinvolgendo anche i giovani delle scuole con un concorso di grafica e disegno sulla storia degli alpini. Il gemellaggio: semplice, schietto, leale come la gente di montagna, carico di valori come la storia di tutti gli alpini d’Italia, è per sempre come la fratellanza alpina, valore da trasferire alle nuove generazioni.

    Nella Santa Messa sono stati commemorati, con il suono del silenzio, tutti gli alpini e tutti i giovani che hanno donato e donano la loro vita, sia in tempo di guerra che di pace, per onorare la nostra bandiera e la nostra Italia. La preghiera dell’Alpino ha visto tutti i vessilli e gagliardetti innalzarsi in segno di rispetto.

    È seguita la sfilata per le vie del paese, al termine della quale hanno preso la parola: il sindaco di Leonessa Alfredo Rauco, il presidente della sezione di Roma Enzo Fuggetta, il gen. Antonio Purificati, e Ornello Capannolo consigliere nazionale ANA, che telefonicamente si è messo in contatto con il presidente nazionale Corrado Perona facendo giungere così il suo saluto alla piazza gremita. La stretta di mano con lo scambio dei doni e l’abbraccio tra i capigruppo ha unito per sempre gli alpini del gemellaggio, mentre la fanfara di Borbona suonava: Sul ponte di Bassano noi ci darem la mano .

    Pubblicato sul numero di novembre 2008 de L’Alpino.