REGGIO EMILIA – In memoria di Lino Ferretti

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    A Fabbrico (Reggio Emilia) si è tenuta per la prima volta una commemorazione del sottotenente Lino Ferretti, Medaglia d’Oro al Valor Militare; unitamente, si sono resi anche gli onori a tutti i Caduti nell’anniversario della fine della Prima guerra mondiale. Lino Ferretti, nato a Fabbrico nel 1915, laureato in medicina veterinaria nel 1939, si arruolò nel 1940 e fu inviato sul fronte grecoalbanese, divisione Pusteria, 11º Alpini, btg. Trento. Il 1º dicembre 1941 in Montenegro nei pressi della cittadina di Pljevlja, Ferretti all’età di 26 anni viene ferito a morte durante un drammatico combattimento dove si è distinto per ardimento, coraggio e forza di carattere prendendo il comando del reparto, in sostituzione del comandante di plotone deceduto, salvando la vita a molti commilitoni. Nella nostra provincia sono tre gli alpini che hanno ricevuto la Medaglia d’Oro al Valor Militare: il ten. col. Vasco Agosti (di Cadelbosco Sopra, a cui è intitolata la Sezione di Reggio Emilia), il gen. Luigi Reverberi (di Cavriago) e appunto il sten. Lino Ferretti. La Banda musicale dei 101 di Fabbrico ha intonato la marcia del Piave per l’ingresso nello schieramento del vessillo sezionale di Reggio Emilia scortato dal Presidente Ettore Benassi; poi l’alzabandiera. Quindi la sfilata per le vie principali del paese, con davanti la Protezione Civile che accompagnava la bandiera tricolore portata dai ragazzini delle scuole di Fabbrico, una rappresentanza della famiglia Ferretti (venuta da Guastalla e Venezia), i gagliardetti, un gruppo di rievocazione storica in divise del 1940 con al seguito Crocerossine, alpini e cittadini. È seguita la Messa celebrata da don Gino Bolognesi al cui termine vi è stata la benedizione della corona di alloro per Lino Ferretti, del mazzo di fiori per i Caduti e il nuovo gagliardetto di Gruppo, che ora riporta sul raso tricolore posteriore il nome della Movm. Al termine della funzione religiosa, nuova sfilata verso il monumento ai Caduti dove vi è inciso il nome di Lino Ferretti. Qui, Dario Pedrazzini di Fabbrico ha narrato la vita di Lino e letto la motivazione della Movm concessa nel 1941. Durante il pranzo, Maria Teresa Bovi, prima cugina di Lino, ha commosso i commensali, raccontando che è ancora vivo il ricordo di quando il cugino venne a salutar lei (allora aveva 11 anni) e tutti i bimbi del paese, prima di partire per la guerra. Ha anche ricordato che suo padre, zio di Lino, gli disse di non partire per la guerra avvalendosi dell’essere orfano di guerra (suo padre Armando morì nel 1917 decorato di Medaglia di Argento), ma Lino disse che così si sarebbe sentito inferiore ai suoi amici e partì.

    Davide Silvestri