Questione di buonsenso

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    Durante il funerale di un amico alpino è capitata una spiacevole situazione. All’inizio della funzione come segno di rispetto sono state restaurate due semplici ma significative tradizioni, abbiamo trasportato a spalla il feretro sino all’interno della chiesa e ci siamo disposti in quattro agli angoli del medesimo, in una sorta di picchetto d’onore. 

     

    A questo punto il parroco chiedeva con insistenza di non sostare attorno alla bara, secondo lui questo evento non si era mai verificato, inoltre questa presenza poteva infastidire e vanificare l’attenzione sulla cerimonia. Gli si è spiegato con molta calma che questa era una tradizione diffusa nell’ambito militare, anche se in congedo, il feretro era quello di un alpino e noi eravamo lì con la divisa del Gruppo, inoltre era una forma di rispetto in uso nelle camere ardenti e nelle cerimonie funebri di personaggi importanti e per noi quell’alpino deceduto era un amico molto importante, tutto questo era oltretutto dimostrato dalla moltitudine di persone che riempivano la chiesa per partecipare alla funzione, segno evidente della sua popolarità. Solo l’intervento della figlia l’ha fatto recedere e alla fine la cerimonia si è svolta nella giusta e commovente atmosfera dovuta all’evento.

    Mario Sormani Gruppo Limito Pioltello Segrate, Sezione di Milano

    Siamo alle solite amico mio. Questione di buonsenso, che di questi tempi scarseggia più della castità.