Quattro ore di applausi

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    Più di diciottomila alpini del 1° Raggruppamento hanno invaso festosamente Ivrea, per il loro sedicesimo raduno. La cerimonia ufficiale ha preso il via sabato pomeriggio con l’arrivo del Labaro, scortato dal presidente Sebastiano Favero, per la cerimonia dell’alzabandiera. Presenti i Gonfaloni della città di Ivrea, della Provincia di Torino e della Regione Piemonte.

    L’accoglienza della gente è stata fantastica. Durante la sfilata, per la deposizione delle corone al monumento ai Caduti ed alla lapide della Divisione Alpina Alpi Graie, il cordone umano che faceva da cornice allo sfilamento, non ha mai cessato di applaudire e salutare calorosamente gli alpini. Raggiunta una piazza Ottinetti gremita di pubblico per la celebrazione della Messa da parte di mons. Edoardo Cerrato vescovo di Ivrea, ha preso la parola il presidente Favero che, salutando i presenti a nome del Consiglio Nazionale, ha voluto ringraziare il Presidente della sezione di Ivrea, Marco Barmasse, per l’impegno profuso dalla Sezione nella preparazione dell’evento.

    Favero ha poi continuato sottolineando con vigore, quale esempio formidabile possa essere la nostra Associazione, in un momento come quello attuale, povero di quei valori morali che sono la base per ritrovare la forza necessaria per uscire da questo momento di crisi economica e, soprattutto, di crisi di coscienza. I presenti hanno più volte interrotto il discorso del presidente con lunghi e calorosi applausi, in segno di piena condivisione di quanto affermato. Al termine del suo intervento il presidente Favero ha acceso la fiaccola del primo tedoforo alla partenza della “Fiaccolata della vita e della solidarietà AVIS”. La serata è proseguita con il concerto della fanfara militare del “27° Bataillon Chasseurs Alpins” e della fanfara della sezione di Ivrea, che hanno concluso la kermesse, suonando insieme il “Canto degli Italiani” e la “La Marseillaise”.

    Domenica mattina alle dieci in punto, la fanfara della brigata alpina Taurinense ha aperto la sfilata, seguita dai gonfaloni e dal Labaro. Molte le autorità civili e militari presenti all’evento. Il nucleo della Protezione Civile ANA del 1° Raggruppamento, gli “Chasseurs Alpins”del “27° Bataillon” e via via tutte le Sezioni partecipanti, accompagnate al suono del Trentatré e della “Cansun dij Cuscrit”, si sono immerse in un bagno di folla accalcata ai bordi dello sfilamento per salutare gli alpini. A chiudere la sfilata la sezione di Ivrea guidata dal presidente Barmasse e lo striscione “Arrivederci a Omegna” città ospitante del 17° raduno di Raggruppamento nel 2014. I cittadini entusiasti per l’evento, hanno applaudito il passaggio delle Sezioni, ininterrottamente per quattro ore.

    La città dello storico battaglione Aosta del 4° Reggimento, medaglia d’Oro al Valor Militare, ha saputo accogliere gli alpini in modo esemplare, facendo sentire tutto il calore e la gratitudine per questi uomini che, ogni tanto, si ritrovano per far festa, ma molto più spesso si mettono al servizio della comunità senza chiedere nulla in cambio, ripagati esclusivamente dall’affetto di chi li apprezza per la loro grande umanità.

    Luca Marchiori