Progetto Piemonte Kabul : inaugurata una clinica

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    Il 22 novembre scorso è stata inaugurata nel villaggio di Qal’eh ye Now, nel distretto di Paghram ad ovest di Kabul, la clinica del progetto Piemonte Kabul , costruita grazie ai 150mila euro donati dal Comitato di Solidarietà del Consiglio regionale del Piemonte e che consentirà l’assistenza medica a 60mila persone. Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato il presidente del Consiglio regionale Davide Gariglio, il sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto e il generale di Corpo d’Armata Giuseppe Valotto, comandante del Comando Operativo di vertice Interforze.

    Il presidente Gariglio racconta emozionato della sua prima volta in Afghanistan: È stata un’esperienza unica. Siamo partiti venerdì 21 novembre e abbiamo raggiunto Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti. La mattina successiva con un volo militare abbiamo raggiunto Camp Invicta, la base del contingente italiano a Kabul (attualmente c’è il 3º Alpini, n.d.r.), dove si è svolta una cerimonia in ricordo dei Caduti.

    Dopo mezz’ora di elicottero abbiamo raggiunto, scortati dai nostri militari, il distretto di Paghram per l’inaugurazione del poliambulatorio. Ad attenderci all’interno del cortile dell’ospedale c’erano i capivillaggio, dalle folte e lunghe barbe . Alla cerimonia di taglio del nastro, con la delegazione italiana, erano presenti, tra gli altri, l’ambasciatore italiano in Afghanistan Claudio Glaentzer, il ministro della Salute afghano e il governatore della provincia. La nuova struttura copre una superficie di circa 545 metri quadrati ed è all’avanguardia in Afghanistan.

    Appena entrati in visita nella nuova struttura continua il presidente Gariglio incontriamo il piccolo Hamid con la madre che lavora presso la segreteria. Per rompere il ghiaccio prendo in braccio il bimbo mentre il generale Valotto stacca dalla divisa una mostrina con la bandiera italiana e la regala ad Hamid che ha sorriso divertito . Rispetto, solidarietà e vicinanza al popolo afghano sono il motore dell’impegno italiano in Afghanistan. Parlando ai capivillaggio il sottosegretario Crosetto ha detto: Affido anche a voi i nostri soldati, perché la loro sicurezza dipende anche da voi. Sono qui per aiutarvi, per ricostruire, sono una presenza amica che ha rispetto della vostra cultura .

    Pubblicato sul numero di febbraio 2009 de L’Alpino.