Per la ripartenza

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    La riunione delle Sezioni all’estero in occasione dell’Adunata nazionale, tenutasi nella Repubblica di San Marino, è stata una gradita novità per i numerosi alpini arrivati da tutto il mondo per unirsi ai loro fratelli italiani. Dopo due anni di attesa la voglia di ritrovarsi e abbracciarsi era tanta e l’allegria ha invaso il piccolo Stato che ha spalancato le porte alle penne nere. Mentre vessilli e gagliardetti erano allineati in attesa in via Donna Felicissima, il Consiglio Direttivo Nazionale che scortava il Labaro, ha assistito alla deposizione di una corona all’Ara dei volontari.

    Una lunga sfilata con la Banda di San Marino, sulle note del Trentatré (con un passo un po’ veloce!), ha accompagnato gli alpini fino in piazzale Kennedy dove è stato scoperto un monumento ai volontari e una targa ricordo dei sammarinesi impegnati a fianco degli alpini durante la Prima guerra mondiale. Al Centro congressi Kursaal, l’incontro fra il Presidente nazionale Sebastiano Favero, il Consiglio Direttivo, le Sezioni all’estero, le delegazioni della “International Federation of Mountain Soldier” e i rappresentanti di alcuni Corpi militari stranieri a cui hanno preso parte anche Luca Beccari, Segretario di Stato per gli Affari Esteri, per la Cooperazione Economica Internazionale e le Telecomunicazioni, il comandante delle Truppe Alpine gen. Ignazio Gamba, il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, l’assessore al Bilancio e riordino istituzionale Paolo Calvani in rappresentanza della regione Emilia-Romagna, il Segretario generale della Ifms Renato Genovese, Gian Mario Gervasoni in qualità di Consigliere nazionale e di Delegato Ana per le Sezioni all’estero e il Rappresentante della Ifms e Consigliere nazionale Mario Rumo.

    Presenza gradita anche dell’ambasciatore d’Italia a San Marino, Sergio Mercuri. Molto positivi gli interventi degli oratori che hanno rimarcato la valenza sul territorio degli alpini, la loro disponibilità nelle emergenze e anche la loro allegria contagiosa. Un Corpo che, tutti si augurano, avrà lunga vita. Un momento di commozione intensa ha coinvolto tutti nel ricordo di quanti, tanti, sono “andati avanti” durante la pandemia e un saluto pieno di affetto per tutti gli alpini all’estero che non hanno potuto partecipare all’Adunata. Un’Adunata che io definirei “della ripartenza” per l’entusiasmo dimostrato da tutti, per la gioia sincera di ritrovarsi, fare due chiacchiere e darsi appuntamento alla prossima occasione.

    All’ambasciata d’Italia è stata poi inaugurata la mostra “La Campana dei Caduti, il raduno degli alpini a San Marino”, ben curata dall’ambasciatore Mercuri. Per allietare la tre giorni dell’Adunata alpina l’ufficio del Turismo della Repubblica di San Marino, insieme ad associazioni culturali e altre organizzazioni sammarinesi, ha reso visitabile l’elettromotrice del trenino biancazzurro posizionata nella Galleria Montale organizzando parate e spettacoli dalla Federazione Balestrieri Sammarinese, della Cerna dei Lunghi Archi, de La Corte di Olnano e la Compagnia dell’Istrice e de La Compagnia della Forca. In serata si è tenuta nella basilica del Santo, stracolma di spettatori, l’Adunata in musica con l’esibizione del coro dei congedati della brigata Orobica e della Scuola Militare Alpina. Che tutte queste note positive siano di buon auspicio per Udine 2023.

    gmg