Patria, onore, sacrificio

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    Il ricordo della battaglia di Nikolajewka a Colico è stato caratterizzato dal freddo e dalla pioggia, ma i fattori climatici non hanno scoraggiato tantissime penne nere e molti cittadini e autorità che hanno voluto, con la loro presenza, sottolineare la vicinanza agli alpini. Le commemorazioni sono state celebrate con il patronato di Regione Lombardia e il patrocinio delle Province di Lecco, Como e Sondrio, oltre che quello del Comune di Colico.

     

    Come sempre le rappresentanze istituzionali, civili, militari e religiose sono state di primissimo piano. Accanto al Presidente nazionale dell’Ana Sebastiano Favero, il generale Marcello Bellacicco, vice comandante delle Truppe Alpine, che accompagnati dal Presidente della Sezione di Colico Luigi Bernardi hanno passato in rassegna l’imponente schieramento di vessilli, gagliardetti, labari e gonfaloni.

    All’appello non è mancato, nella piazza dedicata al 5º Alpini il picchetto armato del Reggimento Logistico Taurinense di Rivoli, mentre la Messa in suffragio dei Caduti celebrata da monsignor Giuseppe Merisi, vescovo emerito di Lodi con don Giovanni Quadrio e Padre Lodovico Valenti alpino del battaglione Tirano, accompagnato dal Coro “Musica Viva”. Sempre bella la sfilata degli alpini attraverso le vie cittadine imbandierate a festa accompagnati dagli applausi del pubblico, dalla fanfara della brigata alpina Taurinense e dalla fanfara alpina Alto Lario.

    Da sottolineare la presenza del Consigliere nazionale Mariano Spreafico, dei gonfaloni della Regione Lombardia con il sottosegretario Ugo Parolo, del Comune di Colico con il sindaco Raffaele Grega, delle provincie di Lecco con il Presidente Flavio Polano e Sondrio con il Presidente Luca Della Bitta. In corteo venticinque sindaci e un nutrito gruppo di volontari della Protezione Civile Ana e comunale e della Croce Rossa. Presenti i vessilli di 10 Sezioni Ana, oltre 100 i gagliardetti di gruppi alpini, insieme a numerosi rappresentanti di Associazioni d’Arma e civili. Il Presidente Bernardi nel suo intervento ha sottolineato che «quest’anno sono esattamente settant’anni che Colico ricorda la battaglia di Nikolajewka.

    Infatti è dal 1946 che gli alpini ricordano i Caduti e onorano i reduci di quei tragici avvenimenti del 1943 in terra di Russia affinché errori ed orrori delle guerre non abbiano più a ripetersi ». Il generale Bellacicco ha sottolineato che «ci ritroviamo qui per ricordare ed immergerci nei valori che incarnano gli alpini in armi. I militari, i ragazzi che sono qui sono gli stessi che allora in quelle tragiche circostanze seppero cosa fare e sono all’altezza di coloro che hanno portato questo cappello, cappello che portano con orgoglio in Italia e all’estero. Vogliate loro bene, fateli sentire a casa loro». Il Presidente Favero ha ricordato questi valori: «Patria, onore, sacrificio, senso del dovere, famiglia, solidarietà, disponibilità.

    In Russia c’è stata la sintesi di tutto questo. Quando gli alpini vanno in guerra non lo fanno mai per odio ma per fare il loro dovere. La politica oggi vuole dare la cultura ai giovani ma da sola non serve non è sufficiente, ci vuole l’identità». Commovente la consegna di una targa ricordo all’alpino Fedele Balossi, classe 1919, del battaglione Tirano reduce del fronte occidentale, del fronte grecoalbanese del fronte russo e internato in Germania per due anni. È stato anche salutato l’alpino Ezio Costa, classe 1925, del 7º Alpini.

    Stefano Cassinelli