Patria e Paese

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    Ho ricevuto L’Alpino di luglio e innanzitutto desidero ringraziarti e complimentarmi per la bella idea di farne un numero storico, con pregevoli articoli (almeno quelli che ad oggi la mia vista mi ha permesso di leggere anche grazie al fatto che qui i caratteri sono stampati su carta “pulita”, cioè non sovrapposti a filigrane o a fotografie). Devo però dirti che, scorse le prime tre righe, mi sono cascate le braccia, ovviamente non per colpa tua. Il Signor Presidente della Repubblica afferma che l’intero “Paese” va orgoglioso del nostro centenario e cita la nobile tradizione delle penne nere al servizio della nostra “comunità”. Io so che gli alpini in guerra sono Caduti per la Patria, so che io, come tutti gli iscritti all’Ana, tutti i militari di leva, ho giurato fedeltà alla Patria, so che quando recito la Preghiera dell’Alpino invoco da Dio la protezione della nostra Patria. Penso che gli attuali militari professionisti non giurino fedeltà al Paese o alla comunità, ma alla Patria. Perché, mi chiedo, il nostro Capo supremo (quello terrestre) non usa la parola “Patria”? Da qualche anno non vado a Roma e non ho informazioni aggiornate; non vorrei che il Vittoriano fosse diventato l’Altare del Paese. Patria è una parola politicamente scorretta? Grazie al Presidente Favero, che nella bella pagina successiva l’ha usata più volte, con forza e con l’iniziale maiuscola. Il Presidente Mattarella con il Suo messaggio ha sicuramente inteso renderci onore e va ringraziato. Sappia però che con quelle prime parole ha anche sicuramente amareggiato tanti alpini. L’istinto m’induceva a concludere queste righe con le parole “povera Italia”. Però la speranza, che non è semplicemente l’ultima a morire, ma soprattutto, m’insegni, è una delle virtù teologali, mi spinge ancora una volta a chiudere, dopo i ringraziamenti e i saluti, con un forte, nonostante tutto: viva l’Italia, Patria mia.

    Sergio Bottinelli Gruppo di Maccagno, Sezione Luino

    Non è del nostro Presidente snobbare la Patria, che in varie circostanze l’ha menzionata e celebrata, chiamandola per nome. Oltretutto va ricordato che Paese, con l’iniziale maiuscola, è sinonimo di Patria, detto in maniera meno solenne, ma con tono più affettivo, come ci ricorda anche il dizionario della Treccani.