Parole attorno al fuoco

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    Il premio letterario nazionale organizzato dalla Sezione ANA di Treviso assieme al Gruppo di Arcade è giunto al termine il 5 gennaio con la tradizionale premiazione. Quest’anno il concorso Parole attorno al fuoco ha visto due novità: alla presidenza della giuria ha dato il suo apporto il giornalista e scrittore Giovanni Lugaresi, emiliano che da tempo risiede nella Marca e che ha sempre dato grande rilievo alle opere degli alpini e alle loro manifestazioni di volontariato e solidarietà, elencate nel suo libro Alpini di pace .

    L’altra novità è stata la presenza alla premiazione, dopo l’intervento dell’anno scorso del presidente nazionale Perona, del presidente della Provincia Leonardo Muraro. Muraro ha evidenziato, nel suo discorso, le importantissime opere svolte dagli alpini nel corso degli anni, dal sacrificio di tanti giovani durante le guerre del secolo scorso alle opere che da 60 anni compiono nelle comunità di tutta Italia, non dimenticando la forte sinergia tra la Provincia e la Protezione Civile alpina della Sezione.

    Dopo i discorsi di rito e i ringraziamenti da parte delle autorità, tra cui il sindaco di Arcade Emanuela Pol, il capogruppo Cecconato e il presidente sezionale Luigi Casagrande, la cerimonia è proseguita, dinanzi a un folto pubblico, con la lettura dei verbali della giuria, e la consegna dei premi: una targa, pubblicazioni, gadget della Provincia e una rosa alle signore, sia ai segnalati, sia ai due premi speciali, Trofeo cav. Ugo Bettiol per un racconto di particolare attualità e Rosa d’argento Manilla Bosi, sposa, madre e sorella di alpini , per un racconto con protagonista una donna.

    Infine la proclamazione dei primi tre qualificati, che hanno ottenuto anche tre trofei in cristallo con l’effige del famoso Panevin di Arcade, il più grande del Triveneto, e un premio in denaro, metà del quale deve essere versato, per regolamento, in beneficenza. Al terzo posto il racconto In montagna non si muore della padovana Rita Mazspezon; al secondo posto Valter Ferrari di Tortona (Alessandria), che non ha potuto intervenire alla cerimonia, col racconto Rifugio Belvedere ; il vincitore di questa edizione è stato Enrico Bradamilla di Biassono (Milano), col racconto Il ventre della montagna .

    Un’edizione un po’ speciale, che ha offerto un omaggio a uno degli ideatori del premio, il maestro Carlo Tognarelli, scomparso proprio nel 2008: una targa ricordo da parte del Comune di Arcade, consegnata a un racconto inserito in una sezione particolare o al vincitore stesso.

    Pubblicato sul numero di febbraio 2009 de L’Alpino.