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Il gagliardetto del Gruppo di Oleggio è arrivato al campo di concentramento di Mauthausen, portato in bicicletta dall’alpino Gianpaolo Sonzini (nella foto). Un viaggio nella memoria, ma non solo. Partito da Oleggio, pedalando per chilometri in una cornice dove la natura l’ha fatta da padrone, Gianpaolo, in sella alla sua bicicletta, è passato dalla Svizzera, dalla Germania e dall’Austria per arrivare nella città bagnata dal fiume Inn che durante la Seconda Guerra Mondiale vide compiersi disumane tragedie. 

Quarantacinque anni fa, durante un campo invernale in località Villalta (Curon Venosta), morirono sette giovani alpini travolti da una valanga. Erano del 5º reggimento, di stanza alla caserma Wackernell di Malles, sede del glorioso battaglione Tirano. Era ancora buio quando il mattino del 12 febbraio 1972, la compagnia del 5º Alpini lasciava la malga Villalta, dove aveva trascorso la notte, per salire la stretta Val Zerzer che si unisce alla Val Slingia in alta Val Venosta. 

Ai piedi del Monviso

Saluzzo imbandierata ha accolto gli alpini del Nord Ovest. È stata grande la soddisfazione per l’ottima riuscita del raduno del 1º Raggruppamento, espressa dagli organizzatori e da tutta la popolazione del saluzzese. La 20ª edizione, organizzata dalla Sezione di Saluzzo, è iniziata venerdì 6 ottobre con l’incontro-dibattito sulla Grande Guerra, riservato agli allievi delle scuole superiori. L’adesione è stata ottima da parte di tutti gli istituti del circondario.

L’ironia come arma

Sono rimasto sorpreso dal tono della risposta alla lettera di Alberto Baldani, “Il finto alpino” (numero di agosto-settembre 2017). Da te mi sarei aspettato ben altro, non il commento ironico che ho letto. Ci rendiamo conto? Uno, presunto amico degli alpini, pensa di avere il diritto di indossare il cappello alpino perché alle adunate o alle feste ci sono ambulanti che li vendono. 

Onore e fratellanza

Il 32º Congresso dell’International Federation of Mountain Soldiers (Ifms) si è svolto a settembre oltreoceano, a Clayton negli Stati Uniti, una tranquilla città situata lungo il fiume San Lorenzo, al confine con il Canada e vicino alla base militare di Fort Drum, ove risiede la 10th Mountain Division – la Divisione dei soldati di montagna americani – e la relativa scuola di formazione. All’incontro erano presenti sette delle undici nazioni federate: Austria, Francia, Germania, Italia, Slovenia, Spagna e gli Stati Uniti, nazione ospitante.

Gioiosi abbracci alpini

Hanno sfilato in 9mila al raduno del 2º Raggruppamento a Salsomaggiore Terme (Parma), in una cornice di verdeggianti colline illuminate da un caldo sole un po’ fuori stagione. Oltre agli alpini lombardi ed emilianoromagnoli erano presenti anche le rappresentanze di altre regioni, soprattutto del Friuli, per i forti legami che legano a quelle terre gli alpini parmensi che hanno militato nella Julia. 

Onori per ogni soldato

L’Associazione “Military Historical Center” di Udine, presieduta dal ten. Roberto Machella, in collaborazione con le Associazioni d’Arma della Regione Friuli Venezia Giulia e del Gruppo di coordinamento “Albo d’Oro”, che ha sede presso la Sezione Ana di Udine, ha omaggiato i 529.025 soldati Caduti, dando prova di riconoscenza per il tributo di sangue dato da tutte le famiglie italiane per la Patria. 

Di qui non si passa

Sono un alpino classe 1941 e alcuni anni fa con un gruppo di compaesani abbiamo deciso di fare una ricerca storica sull’attività che era primaria nel nostro comune, le vecchie fornaci di laterizi. Il lavoro è durato 11 anni e nelle varie ricerche ho trovato delle tegole dette marsigliesi non prodotte nel nostro comune, ma di una fornace che si trova a circa 8 km. 

Non generalizziamo

Ho letto la lettera di Luigi Di Meglio su L’Alpino di agosto-settembre e non ho saputo tacermi. Il ragionamento che lui fa è coerente per chi, nella vita, ha cercato il posto sicuro (ed essere dipendente statale ne è la massima espressione), ma lontano da chi è alpino. Sono un Capogruppo Ana della Sezione di Colico (sergente del Susa), figlio di un reduce di Russia del Morbegno; ho vissuto lavorando, per 40 anni, nei cantieri di mezzo mondo e credo che sei mesi di servizio per la Patria, chiamatelo militare o civile, equivarrebbero, per me, ad una “vaccinazione contro l’apatia” dei giovani odierni. 

Grazie alla costanza di Renato Bucchioni, a Debeduse (La Spezia), in occasione dei festeggiamenti del patrono San Pietro è stato ricordato l’alpino Gino Cecchi con una targa commemorativa posta nel paese natale del giovane eroe. Gino Cecchi nasce il 31 marzo 1922 da Oreste e Giulietta Cecchi. La famiglia è composta da cinque maschi e due femmine. Gino frequenta fino alla terza classe le scuole a Borseda, poi la quarta e la quinta a La Spezia. 

Nel 2002 in una zona povera del nord est del Brasile, l’allora Presidente della Sezione Bassano del Grappa Bortolo Busnardo e gli alpini della Sezione hanno costruito una scuola materna ed elementare che oggi ospita 250 bambini dai 3 ai 12 anni. La scuola è stata intestata a “Mauro Bonotto”, un ragazzo morto in un incidente in montagna e finanziata dalla famiglia di Mauro.

Campotosto, ultimo sopralluogo prima dell’inaugurazione. Il Presidente Favero, il responsabile delle Grandi Opere Lorenzo Cordiglia e il Consigliere nazionale Antonello Di Nardo, insieme al Presidente della Sezione Abruzzi D’Alfonso, al comandante delle Truppe Alpine gen. Bonato e al sindaco del piccolo borgo abruzzese Luigi Cannavicci hanno fatto visita al cantiere ormai in fase di ultimazione. Dal 3 agosto scorso hanno lavorato incessantemente a turno, in squadre da 7/8, gli alpini della Sezione di Pordenone. Accanto a loro, i volontari di Trento che hanno montato il tetto offerto dalla Sezione e infine i volontari della Sezione di Vicenza per la posa del porfido dei marciapiedi esterni. La struttura di Campotosto sarà il primo dei 4 progetti realizzati dall’Ana per il Centro Italia che verrà completata e arredata entro il 25 novembre, giorno previsto per l’inaugurazione dell’opera donata al Comune e alla popolazione duramente colpita dal terremoto.

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Nato ad Aosta il 20 gennaio 1997 è dottore commercialista, iscritto anche all’albo degli esperti contabili della Valle d’Aosta e ha l’abilitazione alla professione...

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